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Documenti, 10/2015, 13/03/2015, pag. 1

Misericordia, prima di tutto

Annuncio dell'Anno santo straordinario, giubileo della misericordia

Francesco

Venerdì 13 marzo papa Francesco ha presieduto una liturgia penitenziale per la riconciliazione di più penitenti con la confessione e l’assoluzione individuale. La celebrazione ha aperto lo speciale momento penitenziale, chiamato «24 ore per il Signore», promosso dal Pontificio consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione. Durante l’omelia, che viene qui riportata, il pontefice ha annunciato la celebrazione di un Anno santo straordinario – un giubileo della misericordia – che avrà inizio con l’apertura della Porta santa in San Pietro nella solennità dell’Immacolata concezione 2015 e si concluderà il 20 novembre 2016 con la solennità di nostro Signore Gesù Cristo, re dell’universo. «Sono convinto», conclude Francesco, «che tutta la Chiesa, che ha tanto bisogno di ricevere misericordia, potrà trovare in questo giubileo la gioia per riscoprire e rendere feconda la misericordia di Dio, con la quale tutti siamo chiamati a dare consolazione a ogni uomo e a ogni donna del nostro tempo».

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Italia - Facoltà teologica dell’Emilia Romagna: Bibbia e riforma della Chiesa

Un dibattito tra rivisitazione della Tradizione e decostruttivismo

Francesco Pieri

Con il titolo «La Bibbia per la riforma della Chiesa» si è svolto nei giorni 12 e 13 marzo scorsi il XVIII convegno annuale della Facoltà teologica dell’Emilia Romagna (FTER), a cura del Dipartimento di storia della teologia. Nel corso delle 3 sessioni sono intervenuti alcuni docenti della Facoltà, affiancati da altri relatori italiani e stranieri, il cui impegno ha consentito all’evento di mantenere un buon livello nelle diverse relazioni e nella discussione con i numerosi partecipanti.

 

Attualità, 2024-8

L’umorismo della Lettera
 agli Ebrei

Battezzati, battezzate,
ministero e sacerdozio

Francesco Rossi De Gasperis SJ

Una «cosa sono i ministeri o uffici ecclesiali (come il presbiterato o l’episcopato), che la Chiesa contingentemente affida ad alcuni fedeli, mediante il sacramento dell’ordine (imponendo loro le mani), e altra cosa è il sacerdozio, che il Nuovo Testamento riconosce proprio esclusivamente di Gesù risorto, al quale l’insieme dei cristiani (uomini e donne) partecipa per il sacramento del battesimo, senza alcun bisogno di facoltà particolari». Può essere considerato questo il perno della riflessione che qui proponiamo: una rilettura, condotta in libertà, con brillantezza e qualche esplicita annotazione umoristica, della Lettera agli Ebrei, in particolare per considerare criticamente, entro un più ampio ragionamento sul ministero, l’«esclusione programmatica delle donne dal sacerdozio e dalla celebrazione di alcuni segni sacramentali ecclesiali (cresima, eucaristia, remissione dei peccati, unzione degli infermi)». L’autore annota in apertura che si tratta di «riflessioni personali su alcune riforme di dottrina e di linguaggio che mi sembrano scaturire da un’ingenua, ma attenta, lettura del Nuovo Testamento, che rimetto tuttavia interamente al giudizio e all’insegnamento autoritativo della Chiesa, mia madre»; ma è difficile non rilevare, proprio in riferimento alla donna nella Chiesa, la forza delle conclusioni: non c’è altra ordinazione sacerdotale; le donne sono già sacerdoti.

 

Documenti, 2024-7

Il papa: collaborazione tra curia romana e Sinodo

Francesco

Il 17 febbraio è stato pubblicato un Chirografo del santo padre Francesco sulla collaborazione tra i dicasteri della curia romana e la Segreteria generale del Sinodo, datato 16 febbraio (www.vatican.va).