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Documenti, 4/2015, 02/02/2015, pag. 1

Ecumenismo: vita consacrata e martirio

Nella settimana di preghiera per l'unità dei cristiani

Francesco
«La vita religiosa come profezia del mondo futuro è chiamata a offrire nel nostro tempo testimonianza di quella comunione in Cristo che va oltre ogni differenza, e che è fatta di scelte concrete di accoglienza e dialogo». Nella Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, recentemente conclusa (18-25.1.2015), sono stati due i fuochi dell’attenzione negli interventi di papa Francesco. Anzitutto, il ruolo fondamentale della vita consacrata nella ricerca dell’unità dei cristiani, ribadito nell’udienza concessa ai partecipanti al Colloquio ecumenico di religiosi e religiose promosso dalla Congregazione per gli istituti di vita consacrata e le società di vita apostolica (24.1.2015). Il secondo è stato, nei vespri solenni a San Paolo fuori le Mura in conclusione dell’Ottavario di preghiera (25.1.2015), la sottolineatura del valore del martirio, l’«ecumenismo del sangue», quale espressione dell’unità nella testimonianza di Gesù Cristo, che ancora oggi in tante parti del mondo costa persecuzione e morte «senza fare distinzione, da parte dei persecutori, tra le confessioni a cui [i martiri] appartengono».

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