Un dicastero per lo sviluppo umano
Lettera apostolica motu proprio e Statuto del nuovo dicastero
Il nuovo Dicastero per il servizio dello sviluppo umano, eretto da papa Francesco con la lettera apostolica motu proprio Humanam progressionem pubblicata il 31 agosto, «sarà particolarmente competente nelle questioni che riguardano le migrazioni, i bisognosi, gli ammalati e gli esclusi, gli emarginati e le vittime dei conflitti armati e delle catastrofi naturali, i carcerati, i disoccupati e le vittime di qualunque forma di schiavitù e di tortura». Con questo nuovo atto di riforma e riordino della curia romana, a breve distanza dai provvedimenti di giugno sulla protezione dei minori e su laici, famiglia e vita (cf. Regno-doc. 9,2016,265.288), vengono accorpati 4 Pontifici consigli: quello della giustizia e della pace, «Cor unum», quello della pastorale per i migranti e gli itineranti, e quello della pastorale per gli operatori sanitari. Contestualmente lo stesso giorno il papa ha nominato il card. Peter Kodwo Appiah Turkson, finora presidente del Pontificio consiglio della giustizia e della pace, prefetto del nuovo Dicastero.
Nell’organismo vaticano appena formato vi è anche una sezione che «si occupa specificamente di quanto concerne i profughi e i migranti», ed è posta per il momento «sotto la guida del sommo pontefice, che la esercita nei modi che ritiene opportuni».
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