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Documenti, 3/2016, 01/02/2016, pag. 87

Il celibato dei preti, cammino di libertà

Al convegno sul celibato ecclesiastico

Card. Pietro Parolin
«Il celibato sacerdotale, un cammino di libertà» era il tema di un convegno internazionale promosso a Roma dal 4 al 6 febbraio 2016 dalla Pontificia università gregoriana, a un anno dall’incontro tra papa Francesco e i parroci romani in Vaticano (19.2.2015), in cui era stata sollevata la questione della differenza del celibato tra i sacerdoti di rito latino e a quelli di rito orientale, che possono sposarsi e continuare a esercitare il ministero. Sul significato e il valore della scelta celibataria è intervenuto, a conclusione dei lavori, il cardinale segretario di stato Pietro Parolin, con una relazione sul tema «Il prete ordinato in persona Christi». Egli si è soffermato in modo specifico sul «celibato sacerdotale vissuto nella Chiesa latina», il quale – oltre a rappresentare quella «fulgida fiamma» che caratterizza la Chiesa di oggi –, è «“tenuto in grandissima stima”… dalle Chiese cattoliche orientali». Tuttavia, ha concluso, «le esigenze dell’evangelizzazione, unitamente alla storia e alla multiforme tradizione della Chiesa, lasciano aperto lo scenario a dibattiti legittimi, se motivati dall’annuncio del Vangelo e condotti in modo costruttivo, pur sempre salvaguardando la bellezza e l’altezza della scelta celibataria».

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Documenti, 2024-5

La Santa Sede: stop alla Commissione sinodale

Card. Pietro Parolin; card. Víctor M. Fernández; card. Robert F. Prevost

Con una lettera del 16 gennaio la Santa Sede ha temporaneamente sospeso la prevista istituzione di una commissione, formata da vescovi e laici, che secondo quanto deciso dal Cammino sinodale tedesco avrebbe dovuto portare alla formazione di un Consiglio sinodale permanente. Pubblichiamo la lettera (www.katolisch.de, nostra traduzione dal tedesco).

 

Documenti, 2023-3

Ritrovare lo spirito di Helsinki

Card. Pietro Parolin, segretario di stato vaticano

Il 13 dicembre 2022 l’Ambasciata d’Italia presso la Santa Sede, in collaborazione con la rivista di geopolitica Limes e i media vaticani, ha organizzato una conferenza su «L’Europa e la guerra. Dallo spirito di Helsinki alle prospettive di pace». All’incontro ha partecipato il segretario di stato vaticano card. Pietro Parolin, con un intervento intitolato «Dallo spirito di Helsinki alle prospettive di pace». Atto finale della Conferenza di Helsinki (o Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa), gli Accordi di Helsinki furono firmati il 1° agosto 1975 da 33 paesi europei dell’Est e dell’Ovest e da Stati Uniti e Canada, e stabilirono dieci principi che contribuirono alla distensione in Europa.

Secondo il segretario di stato vaticano, oggi «non ci sono le condizioni perché si ripeta quanto accaduto a Helsinki». Tuttavia «non possiamo leggere il presente e immaginare il futuro soltanto sulla base dei vecchi schemi, delle vecchie alleanze militari o delle colonizzazioni ideologiche ed economiche». È necessario «un maggiore coinvolgimento… della società civile europea, dei movimenti per la pace» per «rinfrescare e ringiovanire quei concetti di pace e solidarietà che vengono richiamati, a volte “a gettone” e secondo le convenienze, ma dei quali oggi pochi sembrano prendersi effettivamente cura». In questo processo l’Europa deve tornare a essere «faro di una civiltà fondata sulla pace, sul diritto e sulla giustizia internazionale».

 

Documenti, 2021-17

Francesco: ritornare a messa

Card. Pietro Parolin

In occasione della 71ª Settimana liturgica nazionale (Cremona, 23-26.8.2021), il 23 agosto papa Francesco ha inviato per il tramite del cardinale segretario di stato Pietro Parolin un Messaggio al presidente del Centro di azione liturgica, il vescovo di Castellaneta mons. Claudio Maniago. Nel testo il papa auspica un’azione mirata alla necessità di riportare la messa al centro della fede e della spiritualità, dopo il «digiuno» liturgico causato dalle misure di contrasto alla diffusione del COVID-19 (www.vatican.va).