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Documenti, 15/2017, 01/09/2017, pag. 483

Una collaborazione armoniosa

Accordo-quadro fra la Santa Sede e la Repubblica del Burundi su materie d’interesse comune

«Tenendo conto del fatto che una grande maggioranza di burundesi appartiene alla Chiesa cattolica, nonché dell’importanza e del ruolo che la Chiesa cattolica continua a giocare nella vita della nazione burundese al servizio dello sviluppo spirituale, morale, sociale, culturale e materiale del popolo burundese», e «in considerazione della densità delle istituzioni della Chiesa cattolica su tutto il territorio nazionale e della forza delle reti che le uniscono e le controllano, nonché della qualificazione e della dedizione dei suoi operatori pastorali», il 6 novembre 2012 è stato firmato questo Accordo-quadro fra la Santa Sede e la Repubblica del Burundi su materie d’interesse comune, che poi è entrato in vigore con lo scambio degli strumenti di ratifica il 28 febbraio 2014. Il concordato garantisce alla Chiesa cattolica la libertà di culto, di organizzazione, di espressione e così via, mentre per alcuni ambiti (associazioni; istruzione; assistenza nelle forze armate, negli ospedali e nelle carceri; partecipazione finanziaria dello stato ai servizi resi alla nazione) rimanda a ulteriori accordi da elaborare in sede di commissioni ad hoc. Negli ultimi due anni, dopo aver pubblicamente criticato il processo elettorale e le derive autoritarie del governo, la Chiesa burundese ha dovuto adottare un profilo basso per tutelare la sua azione pastorale e sociale.

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