Una nuova tipologia di santi
Lettera apostolica motu proprio Maiorem hac dilectionem sull’offerta della vita
«L’offerta della vita è una nuova fattispecie dell’iter di beatificazione e canonizzazione, di-
stinta dalle fattispecie sul martirio e sull’eroicità delle virtù». La lettera apostolica motu proprio Maiorem hac dilectionem, pubblicata da papa Francesco l’11 luglio, aggiunge una nuova via per proclamare un beato o santo, ed è il caso di «quei cristiani che… hanno offerto volontariamente e liberamente la vita per gli altri e hanno perseverato fino alla morte in questo proposito», seguendo l’esempio e gli insegnamenti di Gesù. Rispetto alle altre tre modalità possibili, quelle del martirio, dell’eroicità delle virtù cristiane o del riconoscimento di un culto antico, la nuova fattispecie rende possibile riconoscere beato o santo chi, pur senza che vi sia un persecutore in odium fidei o un periodo di almeno 10 anni di eroismo delle virtù, sceglie di andare incontro a morte certa e prematura per amore (propter caritatem), come nel caso di quanti si sacrificano per assistere i malati di epidemie. Rimane comunque la necessità di un miracolo, formalmente approvato, compiuto dopo la morte del servo di Dio e per sua intercessione dimostrata. La questione era allo studio della Congregazione delle cause dei santi dal gennaio 2014, mentre nel giugno 2016 lo stesso dicastero aveva dedicato un congresso al tema dell’offerta della vita.
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