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Documenti, 7/2019, 01/04/2019, pag. 229

Violenze e segreto della confessione

Conferenza episcopale del Belgio

Il 18 dicembre 2018 la Conferenza episcopale del Belgio ha divulgato un lungo comunicato intitolato Segreto professionale e segreto della confessione, in seguito alla condanna di un prete, da parte del tribunale di Bruges, a un mese di detenzione con condizionale per omissione di soccorso a persona in pericolo, ritenendo che il religioso avesse mancato nel non dare l’allerta, quando al telefono una persona lo aveva messo a parte dell’intenzione di suicidarsi.

Data l’importanza della questione anche nel coinvolgimento di assistenti spirituali e confessori in casi di violenza sessuale su minori, i vescovi ricordano dunque le regole fondamentali in materia di segreto professionale e quelle che riguardano il segreto della confessione. «I presbiteri che agiscono in quanto persona di fiducia o guide spirituali devono… operare accuratamente la distinzione o la transizione fra un colloquio in quanto guida (coperto dal segreto professionale ordinario e in cui esiste il diritto di comunicare) e la confessione stessa (coperta dal segreto della confessione)». E comunque «in caso di urgenza, il segreto della confessione non può servire da pretesto per non prendere misure precauzionali».

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Questionario sulla famiglia: risposte

Conferenza episcopale del Belgio
«La crescente distanza fra la famiglia in tutte le sue forme come la conosciamo oggi e l’insegnamento della Chiesa su matrimonio e famiglia rappresenta, secondo l’inchiesta, la principale preoccupazione»: questa la sintesi delle risposte pervenute in Belgio al questionario allegato al Documento preparatorio della III Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei vescovi, che si terrà dal 15 al 19 ottobre su «Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione». D’altro lato, afferma il Rapporto di sintesi della Conferenza episcopale del Belgio sul questionario in vista del Sinodo 2014, pubblicato il 19 febbraio, si chiede «alla Chiesa di ridurre una serie di tensioni fra fede e famiglia, come pure di sostenere quest’ultima affinché possa dar fronte alle evoluzioni sociali inconciliabili con una visione cristiana della famiglia».