Difendere lo status multireligioso di Gerusalemme
Su Gerusalemme / Al Qods Città santa e luogo d’incontro
Nel corso del suo viaggio apostolico in Marocco (30-31.3.2019) papa Francesco ha richiamato l’attenzione internazionale sullo status di Gerusalemme, Città santa per l’ebraismo, il cristianesimo e l’islam, firmando il 30 marzo insieme al re del Marocco Mohammed VI un Appello su Gerusalemme / Al Qods Città santa e luogo d’incontro. I due firmatari, riconoscendo «l’unicità e la sacralità di Gerusalemme», auspicano la promozione del «carattere specifico multi-religioso, la dimensione spirituale e la peculiare identità culturale di Gerusalemme / Al Qods Acharif» e raccomandano che essa sia preservata «come patrimonio comune dell’umanità e soprattutto per i fedeli delle tre religioni monoteiste, come luogo di incontro e simbolo di coesistenza pacifica, in cui si coltivano il rispetto reciproco e il dialogo», consentendo libertà di accesso ai fedeli delle tre religioni monoteiste e il diritto di ciascuna di esercitarvi il proprio culto. Pochi giorni dopo, il 15 aprile, i capi delle Chiese di Terra santa hanno diffuso un Messaggio di Pasqua in cui ribadiscono che «lo status multireligioso e multiculturale di Gerusalemme deve essere mantenuto, così che tutte le fedi abramitiche possano trovare in essa solo la città della pace e della tranquillità».
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