La pace è possibile
Ritiro spirituale per le autorità civili ed ecclesiastiche del Sud Sudan in Vaticano
Il 10 e l’11 aprile, su un’idea dell’arcivescovo di Canterbury Justin Welby e di comune accordo con la Segreteria di stato, si è tenuto presso la Domus Sanctae Marthae un incontro dalla natura «del tutto particolare e in un certo senso unica». Si è trattato infatti di un ritiro spirituale, tra i cui partecipanti figuravano il presidente della Repubblica del Sud Sudan Salva Kiir e quattro dei cinque vicepresidenti designati: Riek Machar, James Wani Igga, Taban Deng Gai e Rebecca Nyandeng De Mabior, tutti cristiani. In base all’accordo di pace firmato nello scorso settembre, i vicepresidenti dovranno entrare in carica il 12 maggio condividendo il potere e ponendo fine al sanguinoso conflitto armato tra clan. A conclusione del ritiro papa Francesco ha pronunciato un discorso, che pubblichiamo, e poi con un gesto altamente simbolico ha baciato i piedi al presidente e ai vicepresidenti per invocarne l’impegno per la pace. «Non dimentichiamo che a noi, leader politici e religiosi, Dio… domanderà conto del nostro servizio e della nostra amministrazione, del nostro impegno in favore della pace e del bene compiuto per i membri delle nostre comunità, in particolare i più bisognosi ed emarginati, in altre parole ci chiederà conto della nostra vita ma anche della vita degli altri».
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