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Documenti, 13/2020, 01/07/2020, pag. 430

La pandemia in Africa e le sue conseguenze

Simposio delle Conferenze episcopali di Africa e Madagascar (SCEAM)

La pandemia da coronavirus, con poco meno di 300.000 affetti e 6.000 morti alla fine di giugno, ha colpito anche l’Africa, «già gravata dal debito e dove la disoccupazione continua a peggiorare, aggravando ulteriormente il fenomeno dell’impoverimento delle popolazioni». Tuttavia può diventare un’opportunità per trasformare in senso solidale i sistemi politici e quelli economici, attraverso la remissione del debito, una più equa ripartizione delle risorse e un investimento in ospedali, scuole, alloggi. È questo, in sintesi, l’appello lanciato il 31 maggio dai vescovi dell’Africa e del Madagascar nella dichiarazione Sul COVID-19 e le sue conseguenze. «Ascolta, o Dio, la voce del mio lamento, dal terrore del nemico proteggi la mia vita» (Sal 64,2), in cui i vescovi del Simposio delle conferenze episcopali di Africa e Madagascar (SCEAM) si rivolgono all’Unione Africana e alle agenzie di cooperazione internazionale per chiedere un fattivo sostegno per le proprie popolazioni. Chiedono inoltre ai leader africani di «garantire che le limitate risorse disponibili vengano impiegate per assistere coloro che hanno davvero bisogno di aiuto, in particolar modo i più poveri, e non finiscano invece nelle tasche dei politici attraverso pratiche di corruzione».

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