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Documenti, 19/2020, 01/11/2020, pag. 617

Cina: l’Accordo rinnovato

Comunicato della Santa Sede; nota su L’Osservatore romano

Il 22 ottobre, alla scadenza dei due anni dall’entrata in vigore dell’Accordo provvisorio sulla nomina dei vescovi, firmato il 22 settembre 2018 a Pechino da mons. Antoine Camilleri, sotto-segretario per i Rapporti della Santa Sede con gli stati, e Wang Chao, viceministro degli Affari esteri della Repubblica popolare cinese, «le due parti hanno concordato di prorogare la fase attuativa sperimentale dell’Accordo provvisorio per altri due anni».

Lo stesso giorno una nota vaticana pubblicata su L’Osservatore romano precisa «Lo scopo e i motivi» della firma: «Promuovere l’annuncio del Vangelo in quelle terre, ricostituendo la piena e visibile unità della Chiesa», con motivi quindi «fondamentalmente di natura ecclesiologica e pastorale».

La nota precisa anche, tuttavia, che è «doveroso riconoscere che permangono non poche situazioni di grande sofferenza. La Santa Sede ne è profondamente consapevole, ne tiene ben conto e non manca di attirare l’attenzione del Governo cinese per favorire un più fruttuoso esercizio della libertà religiosa. Il cammino è ancora lungo e non privo di difficoltà».

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