D
Documenti
Documenti, 17/2021, 01/10/2021, pag. 513

L’Europa e le sue radici

Viaggio apostolico in Ungheria e in Slovacchia (12-15 settembre 2021)

Francesco

Nel secondo viaggio internazionale dopo la sospensione a causa della pandemia (il primo è stato in Iraq), e primo dopo l’intervento all’intestino, papa Francesco ha colto l’occasione del 52° Congresso eucaristico internazionale per visitare due paesi dell’Est europeo, l’Ungheria e la Slovacchia, oggi al centro di questioni strategiche per l’Europa perché legate alla memoria e all’attuale situazione politico-culturale.

Nelle visite (tra cui quella al primo ministro ungherese Viktor Orbán) e nei discorsi il papa non è entrato direttamente in questioni politiche, ma ha fortemente insistito sui valori fondamentali del cristianesimo, invocando una Chiesa e una società solidale, accogliente, fraterna, che integra e rispetta i diritti e le libertà di tutti: «Se vogliamo che il fiume del Vangelo raggiunga la vita delle persone, facendo germogliare anche qui in Ungheria una società più fraterna e solidale, abbiamo bisogno che la Chiesa costruisca nuovi ponti di dialogo» (ai vescovi in Ungheria). Francesco ha anche ripreso la definizione di «radici cristiane dell’Europa», cara a Giovanni Paolo II, ma ha sottolineato che vanno intese e interpretate in chiave aperta, senza volgerle secondo un significato ideologico identitario. E incontrando la comunità ebraica a Bratislava ha ribadito la più ferma condanna di ogni forma di antisemitismo.

La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.

Leggi anche

Attualità, 2024-8

Italia - Facoltà teologica dell’Emilia Romagna: Bibbia e riforma della Chiesa

Un dibattito tra rivisitazione della Tradizione e decostruttivismo

Francesco Pieri

Con il titolo «La Bibbia per la riforma della Chiesa» si è svolto nei giorni 12 e 13 marzo scorsi il XVIII convegno annuale della Facoltà teologica dell’Emilia Romagna (FTER), a cura del Dipartimento di storia della teologia. Nel corso delle 3 sessioni sono intervenuti alcuni docenti della Facoltà, affiancati da altri relatori italiani e stranieri, il cui impegno ha consentito all’evento di mantenere un buon livello nelle diverse relazioni e nella discussione con i numerosi partecipanti.

 

Attualità, 2024-8

L’umorismo della Lettera
 agli Ebrei

Battezzati, battezzate,
ministero e sacerdozio

Francesco Rossi De Gasperis SJ

Una «cosa sono i ministeri o uffici ecclesiali (come il presbiterato o l’episcopato), che la Chiesa contingentemente affida ad alcuni fedeli, mediante il sacramento dell’ordine (imponendo loro le mani), e altra cosa è il sacerdozio, che il Nuovo Testamento riconosce proprio esclusivamente di Gesù risorto, al quale l’insieme dei cristiani (uomini e donne) partecipa per il sacramento del battesimo, senza alcun bisogno di facoltà particolari». Può essere considerato questo il perno della riflessione che qui proponiamo: una rilettura, condotta in libertà, con brillantezza e qualche esplicita annotazione umoristica, della Lettera agli Ebrei, in particolare per considerare criticamente, entro un più ampio ragionamento sul ministero, l’«esclusione programmatica delle donne dal sacerdozio e dalla celebrazione di alcuni segni sacramentali ecclesiali (cresima, eucaristia, remissione dei peccati, unzione degli infermi)». L’autore annota in apertura che si tratta di «riflessioni personali su alcune riforme di dottrina e di linguaggio che mi sembrano scaturire da un’ingenua, ma attenta, lettura del Nuovo Testamento, che rimetto tuttavia interamente al giudizio e all’insegnamento autoritativo della Chiesa, mia madre»; ma è difficile non rilevare, proprio in riferimento alla donna nella Chiesa, la forza delle conclusioni: non c’è altra ordinazione sacerdotale; le donne sono già sacerdoti.

 

Documenti, 2024-7

Il papa: collaborazione tra curia romana e Sinodo

Francesco

Il 17 febbraio è stato pubblicato un Chirografo del santo padre Francesco sulla collaborazione tra i dicasteri della curia romana e la Segreteria generale del Sinodo, datato 16 febbraio (www.vatican.va).