D
Documenti
Documenti, 21/2023, 01/12/2023, pag. 674

Evitare iniziative parallele

Sul Cammino sinodale tedesco

Francesco; Segreteria di stato vaticana

I cammini sinodali delle Chiese locali e quello della Chiesa universale devono procedere nel medesimo solco e con una medesima tempistica, per «evitare l’impressione che siano in atto iniziative parallele, indifferenti allo sforzo di “camminare insieme”». Questo è il nucleo della nota che la Segreteria di stato ha firmato il 23 ottobre scorso e inviato alla segretaria della Conferenza episcopale tedesca, Beate Gilles. Rese note solo in novembre, a poca distanza da una lettera (privata) di papa Francesco a quattro ex esponenti del Cammino sinodale tedesco, le raccomandazioni che il card. Parolin rivolge all’episcopato tedesco su due questioni dottrinali, l’ordinazione presbiterale delle donne e l’omosessualità, riflettono la forte «preoccupazione» di Francesco nei confronti di questa esperienza sinodale locale.

Forse anche per questo la Relazione di sintesi dell’Assemblea sinodale di ottobre (cf. n. 20; in questo numero a p. 672) non la cita, come invece fa con altre, come quella australiana. Quest’ultima è consistita in un Concilio plenario (il V), concluso nel luglio 2022, un percorso scelto apposta perché fosse seguito (e approvato) da Roma. Ma ora tutti coloro che vi hanno preso parte sono da più di un anno in attesa che la Santa Sede dia la recognitio ai 5 volumi dei decreti (cf. riquadro a p. 676), che in forme diverse hanno trattato dei temi presi in considerazione anche in Germania.

 

La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.