Attualità, 14/2008, 15/07/2008, pag. 488
L'immigrazione «irregolare»: convenienze economiche e altri fattori: L'umano mercato
Il tema generale dei diritti agli stranieri assume un significato specificamente critico quando si affronta la questione dell’immigrazione irregolare. Ne diamo qui, nei due contributi che ospitiamo, una lettura di tipo economico, sociale e morale. Più che criminalizzare l’immigrato irregolare, sembra opportuno considerare la sua irregolarità, soprattutto se l’immigrato è già occupato, come una figura transitoria in attesa di un giusto e adeguato riconoscimento, più che una trasgressione da punire, se non, evidentemente, in presenza di reati. Confini nazionali, procedure di autorizzazione all’ingresso, permessi di soggiorno, definizioni delle condizioni di regolarità e irregolarità rivelano la loro natura convenzionale e un assetto flessibile. Vi è poi un’apertura di spazio che precede ed eccede la necessaria norma, ed è l’ospitalità. Una società che si vuole cristiana non può esserlo solo nella retorica occidentalista, se non al prezzo della strumentalità politica dei suoi valori e della loro negazione concreta.
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