Attualità, 6/2009, 15/03/2009, pag. 205
Tra teologia e politica: Il cristiano laico. ispirazione della fede, custodia della mediazione
Il concilio Vaticano II ha segnato un avanzamento, a livello di teologia pratica, nella riflessione sul laicato cristiano, ma nei quarant’anni successivi quel risultato non solo non si è consolidato, ma nei fatti è stato ridimensionato. L’ecclesiologia di comunione ha, da un lato, messo a fuoco come tutto il popolo di Dio nel suo insieme sia responsabile dell’unica missione della Chiesa e, dall’altro, come propria e peculiare dei laici sia l’«indole secolare». Il teologo Citrini ricostruisce innovazioni e limiti intervenuti in questo percorso, mentre, sul tema della responsabilità esercitata in saeculo, il filosofo Ivaldo sviluppa il tema dell’autonomia e della mediazione culturale del laico cristiano in uno spazio pluralistico come quello attuale della nostra civiltà.
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