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Attualità
Attualità, 10/2010, 15/05/2010, pag. 312

Repubblica sudafricana - Coppa del mondo di calcio: Il pallone innanzitutto

M.E. Gandolfi
I grandi eventi sono universalmente riconosciuti come occasioni tipiche in cui vengono violate le prassi di buon governo attraverso l’indebolimento del grado di trasparenza e della partecipazione ai processi decisionali politici e amministrativi»: così conclude lo studio a più voci sulle ricadute che la prossima Coppa del mondo di calcio in Sudafrica avrà nel paese. Curato da Collette Schulz-Herzenberg, ricercatrice sul rapporto tra corruzione e sistemi di governo presso l’Institute for Security Studies di Cape Town (Sudafrica), il testo, intitolato Player and Referee. Conflicting Interests and the 2010 FIFA World Cup (Cape Town, aprile 2010; Giocatore e arbitro. Conflitti d’interesse e Coppa del mondo di calcio FIFA 2010), è scritto da studiosi e giornalisti che operano a livello internazionale, come Andrew Jennings, reporter britannico e unico giornalista al mondo bandito dal presidente della Fédération Internationale de Football Association (FIFA), Sepp Blatter.

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Francesco - Protezione dei minori: la terza riforma

Per responsabilizzare vescovi e Chiese locali

M.E. Gandolfi
Trasparenza, responsabilità e tolleranza zero. Sono i tre pilastri su cui il card. Sean O’Malley, arcivescovo di Boston, ha costruito la relazione tenuta al concistoro del 12 e 13 febbraio dedicato alla riforma della curia romana. In essa presentava le linee guida della Pontificia commissione per la protezione dei minori. Non si è trattato, però, di una semplice comunicazione sullo stato dei lavori della Commissione istituita da papa Francesco nel febbraio 2014, presieduta dallo stesso O’Malley e che si è riunita a distanza di un anno allargata a 17 membri. Il punto è che la protezione dei minori è un altro, importante, elemento della riforma di papa Francesco.
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