Attualità, 18/2010, 15/10/2010, pag. 632
Myanmar - Elezioni: Democrazia «disciplinata»
Quelle del prossimo 7 novembre saranno le prime elezioni dopo vent’anni nel Myanmar (Birmania), una delle più longeve e potenti dittature militari dell’Asia. È facile prevedere che non saranno né libere né corrette. Se il risultato è già scontato, tuttavia sarebbe superficiale affermare che nulla cambierà e in base a tale giudizio screditarle a priori. A uno sguardo approfondito e soprattutto esteso a tutto il contesto asiatico sudorientale i cambiamenti in atto appaiono rilevanti, e indicano un lento processo di transizione che chiude la stagione dell’isolamento internazionale e ne consolida una d’integrazione regionale e forse di maggiore stabilità.
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