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Attualità
Attualità, 16/2011, 15/09/2011, pag. 518

Vienna - Chiesa: disobbedienza e retroscena. Frattura fra pratica delle comunità e governo

P.M. Zulehner
Recentemente la presidenza dell’«Iniziativa dei parroci», composta da otto membri, ha lanciato un appello alla disobbedienza (cf. Regno-att. 14,2010,455). Una manciata dei 300 membri dell’Iniziativa ha preso le distanze dall’appello, mentre altri si sono aggiunti in appoggio. Le dimensioni assunte dall’avvenimento hanno dimostrato l’inutilità del tentativo del vescovo di Graz, Egon Kapellari, di ridurre l’appello a un’iniziativa di otto persone. In base a un sondaggio attendibile il 75% degli austriaci appoggia l’appello. Schüller, il noto portavoce degli otto parroci, gode di alti consensi; quelli del suo avversario, il card. Christoph Schönborn, sono ai minimi storici.

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Dibattito - Crisi della Chiesa, crisi di Dio: cambi di prospettiva. 10 linee guida per rinnovamento

P.M. Zulehner
Dovunque si parla di una crisi della Chiesa, soprattutto nelle culture moderne dell’Europa occidentale e dell’America del Nord. Si lamentano le cifre in calo: il numero dei fedeli si riduce a causa delle uscite dalla Chiesa; vi sono meno preti per la rete delle comunità cristiane che si è costituita nel tempo; gli ordini e le congregazioni religiose, soprattutto di vita apostolica, o muoiono o si salvano espandendosi in altri continenti. Una profonda crisi di Dio parrebbe aver profondamente intaccato il mondo. Il cristianesimo starebbe morendo. L’evocazione della crisi fa anche comodo ad alcuni. Quanti non hanno mai accettato pienamente il Concilio gli attribuiscono la colpa della crisi. Sostengono che prima la Chiesa era in buone condizioni. Le sue mura contro il mondo (cf. Ne 2,17) l’avevano preservata dalla secolarizzazione. Essa aveva potuto realizzare senza ostacoli il suo programma millenario: salvare gli eletti dalla massa damnata (la massa dei dannati, secondo l’espressione di Agostino) dell’empio mondo corrotto, secolarizzato e relativistico. La Chiesa era talmente lontana dal mondo contemporaneo da non aver bisogno di alcuna «de-mondanizzazione» (Benedetto XVI). Evidentemente chi vede la causa della crisi nel Concilio vuole riformare la Chiesa riportandola nello stato in cui si trovava prima.
Attualità, 2010-12

Chiesa cattolica in Austria - Governare la trasformazione

P.M. Zulehner
Raccogliendo i frutti di molti studi e inchieste sul clero, Alessandro Castegnaro – presidente dell’Osservatorio socio-religioso del Triveneto (OSRET) – evidenzia il disagio dei preti in Italia. Si sentono spesso uomini «in trincea», chiamati a muoversi con prudenza, ma spesso da soli e senza il sostegno dell’istituzione e degli altri preti. Nel contesto austriaco, Paul Michael Zulehner – teologo pastoralista già decano della Facoltà di teologia cattolica dell’Università di Vienna – espone qui i risultati di due indagini, condotte rispettivamente sui consigli pastorali parrocchiali e sui parroci. Ne emerge un quadro complesso di profonda trasformazione della Chiesa nelle sue figure istituzionali e nella vita comunitaria. Tale trasformazione in atto non può essere evitata: essa richiede da un punto di vista sia giuridico sia ecclesiale un accompagnamento interpretativo e un governo responsabile.
Attualità, 2003-10

Diaconi nei paesi di lingua tedesca: Uomini che servono

P.M. Zulehner
Il diaconato come ministero in divenire (cf. Regno-doc. 9,2003,275). Lo sviluppo (numero e motivazioni) del ministero dopo il concilio Vaticano II consente una qualche verifica di natura pastorale e sociologica. La ricerca condotta su 14 diocesi di lingua tedesca - come già quella sui sacerdoti condotta nei paesi della Mitteleuropa (cf. Regno-att. 14,2001,483) - riguarda il collegamento fra ministero e comunità cristiana e il modo in cui i diaconi intendono il proprio compito. La condizione aperta del diaconato e delle comunità consiglia di non fissarne i compiti in una rigida tipologia, il che presuppone anche un rafforzamento personale dei diaconi mediante la formazione permanente. I rischi vengono indicati nell'eccesso di «professionalizzazione» e nella «clericalizzazione» del ministero diaconale.