Attualità, 2/2011, 15/01/2011, pag. 60
Arte e fede: Nell'orizzonte dei media e della medialità
Il nucleo dell’intelligenza cristiana di Dio e dell’essere è radicato nel sentimento dell’«amore», ed è ormai maturo per la teologia il momento di portare il tema degli affetti di Dio al centro di una revisione ontologica (P. Sequeri). E l’arte – come elaborazione culturale simbolica che rende evidenza fenomenologica dell’ordine degli affetti – può essere nel postmoderno il luogo di una nuova alleanza nel segno del gesto anti-gnostico del cristianesimo delle origini a favore della dignità dell’uomo nella sua carne e nei suoi affetti. «Nella misura in cui nell’attualità l’arte oltrepassa il proprio quadro attraverso l’unione e la compenetrazione delle diverse tecniche e dei diversi generi e compie trasgressioni in orizzonti scientifici, rilevanti per la creazione dell’immagine del mondo ma non ancora osservati, e in questioni etiche di frontiera o in prospettive di senso mistiche, è anche un magnifico sismografo per la rilevazione di possibili tendenze di apertura della religione nel nostro presente» (G. Larcher).
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