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Attualità
Attualità, 20/2012, 15/11/2012, pag. 702

Filippine - Fronte islamico: Verso la pace a Mindanao

A. Speciale
Ci sono voluti più di 40 anni di conflitto e almeno 100.000 morti su entrambi i fronti. Ma lo scorso 15 ottobre, con una cerimonia solenne nel Palazzo presidenziale di Malacanang a Manila, il governo delle Filippine e il Fronte islamico di liberazione Moro (MILF) hanno firmato un accordo di pace. Nel terreno di scontro tra le due parti, l’isola a maggioranza musulmana di Mindanao, sarà creata entro il 2016 una regione autonoma col nome di «Bangsamoro». Si tratta di un termine locale per identificare la comunità islamica, ed è un segno della volontà di Manila di riconoscere il dominio ancestrale delle terre da parte delle etnie di religione musulmana. La creazione della nuova regione semiautonoma sarà comunque sottoposta a referendum popolare, mentre il governo centrale manterrà il controllo della difesa e della sicurezza, nonché la gestione della politica estera ed economica.

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Francesco e Welby: il bianco e il viola

A. Speciale
L’obiettivo della breve visita romana dell’arcivescovo Welby era principalmente, come spiegato dal responsabile per il dialogo degli anglicani all’interno del Pontificio consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, mons. Mark Langham, quello di permettere ai due di conoscersi e di stabilire un rapporto spirituale, sulla scia della profonda stima intellettuale che ha unito Benedetto XVI e l’arcivescovo Rowan Williams, al di là dei momenti di tensione che ci sono stati tra le due Chiese nel corso degli ultimi anni.
Attualità, 2012-12

Filippine - Governo/Vescovi: Scontro sulla contraccezione

A. Speciale
Accompagnata da oltre un decennio da polemiche, discussioni e manifestazioni, la controversa legge filippina sulla «salute riproduttiva», secondo i suoi sostenitori, potrebbe essere approvata in via definitiva dai due rami del parlamento di Manila già entro la fine dell’anno. La Chiesa cattolica si è fermamente opposta al progetto sin dall’inizio e in numerose occasioni è scesa in piazza per cercare di arrestarne il progresso. Il disegno di legge, presentato per la prima volta addirittura nel 1998, prevede, tra l’altro, il finanziamento pubblico obbligatorio di tutti i mezzi di contraccezione, l’introduzione dell’educazione sessuale nelle scuole e la legalizzazione seppur parziale dell’aborto, al momento proibito nel paese asiatico. Il testo attualmente in discussione promuove inoltre un programma di pianificazione familiare che invita le coppie a non avere più di due figli, sanziona l’obiezione di coscienza di medici e operatori sanitari in materia di «salute riproduttiva» e favorisce la sterilizzazione volontaria.
Attualità, 2012-12

Vietnam - Chiesa cattolica: Contro la corruzione

A. Speciale
Una critica sorprendentemente articolata e franca della corruzione e dell’incompetenza del governo vietnamita: è quella comparsa lo scorso 3 giugno sul sito internet della Conferenza episcopale del paese del Sudest asiatico, a firma dell’anziano e rispettato padre francescano Nguyên Hông Giao. L’articolo s’intitola, in modo apparentemente neutro, «A proposito dell’amministrazione del paese» e, dalla sua pubblicazione, è circolato ampiamente su siti e blog di ispirazione cattolica, dentro e fuori il paese. L’analisi di p. Nguyen prende le mosse da tre articoli di cronaca comparsi sui due giornali più letti del paese, entrambi organi del movimento della Gioventù comunista. Il primo denunciava l’abbandono e lo sfruttamento della città turistica di Da Lat, antica località di villeggiatura in montagna ai tempi del colonialismo francese, la cui bellezza sarebbe ormai pressoché scomparsa per colpa dell’incuria delle autorità e dell’espansione incontrollata delle attività commerciali.