Attualità, 20/2012, 15/11/2012, pag. 662
Serbia - Croazia - Cattolici e ortodossi: Di nuovo nemici
Ha suscitato reazioni contrapposte la sentenza della Corte d’appello del Tribunale penale internazionale per l’ex Iugoslavia. Il 16 novembre ha dichiarato Ante Gotovina e Mladen Markac? non colpevoli di crimini contro l’umanità e violazioni delle leggi e delle convenzioni di guerra, ribaltando così la sentenza di primo grado del 15 aprile 2011. Un anno e mezzo fa i due militari croati erano stati condannati per le uccisioni e deportazioni di civili serbi durante l’«Operazione tempesta» (Oluja), con la quale dal giugno al settembre 1995 l’esercito croato riprese il controllo delle Krajne, le due regioni a maggioranza serba che nel 1991 avevano dichiarato l’indipendenza dalla Croazia: 24 anni a Gotovina, colonnello generale dell’esercito croato e responsabile dell’operazione, arrestato in Spagna il 7 dicembre 2005, 18 a Markac?, comandante operativo delle forze speciali di polizia, consegnatosi al Tribunale dell’Aia l’11 marzo 2004. Secondo la sentenza d’appello non c’è stata associazione in impresa criminale, né deportazione degli abitanti di nazionalità serba, né un eccessivo bombardamento della città di Tenin.
La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.