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Attualità
Attualità, 10/2015, 15/11/2015, pag. 654

Irlanda - Chiesa: imparare dall'ascolto

Intervista a mons. Diarmuid Martin, arcivescovo di Dublino

Maria Elisabetta Gandolfi

Incontro mons. Martin a Roma nelle giornate conclusive del Sinodo per la famiglia. Sottosegretario del Pontificio consiglio della giustizia e della pace dal 1986 al 1994 e poi segretario, nel 2001 viene nominato da Giovanni Paolo II osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite. Nel 2004 diviene arcivescovo di Dublino. Sono gli anni in cui emergono in crescendo le denunce di violenze sessuali attraverso sia i rapporti ufficiali sia le denunce delle vittime. Nel 2010 arriva la Lettera ai cattolici d’Irlanda a firma di papa Benedetto. L’anno dopo, in seguito alla pubblicazione del Rapporto Cloyne viene sfiorata la crisi diplomatica tra Irlanda e Santa Sede, poi rientrata. Tutto questo ha segnato un cambio epocale, ben percepito anche a Dublino. Il referendum (Regno-att. 6,2015,377) sulla modifica costituzionale per introdurre le nozze anche per le persone omosessuali dello scorso maggio ha come registrato – ha dichiarato mons. Martin – «un confronto con la realtà», esame dal quale non si può prescindere se si è rivolti a un «rinnovamento». Di qui è partito l’intervento in Aula al Sinodo del presule (cf. il blog L’Indice del Sinodo, 12.10.2015).

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