A
Attualità
Attualità, 20/2016, 15/11/2016, pag. 633

Con la porta sempre aperta. Silvano Piovanelli, 1924-2016

Vescovo di Firenze, pastore di riconciliazione

Bruna Bocchini

Sacerdote della Chiesa fiorentina, l’unico vescovo fiorentino in tutto il Novecento, egli aveva condiviso un cammino comune con il clero diocesano. La sua nomina era stata accettata con grande gioia e partecipazione. Era stato in seminario con Milani e con lui era stato consacrato sacerdote dal card. Dalla Costa. Aveva collaborato con Facibeni alla Madonnina del Grappa; vicerettore del seminario prima con Bartoletti poi con Bonanni; nel 1960 Florit lo aveva destinato parroco a Castelfiorentino, alla periferia della diocesi, ai confini con Siena e Volterra; aveva accettato senza esitazioni, nel testamento spirituale avrebbe definito quella esperienza pastorale «esaltante», come «la scuola per la parola di Dio e per l’accoglienza, l’accompagnamento e la condivisione della vita di tanta gente».

La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.

Leggi anche

Attualità, 2022-12

Ernesto Balducci. Alle frontiere delle inquietudini

Bruna Bocchini

L’indefessa «missione di annunciatore della Parola nel contesto dell’eucaristia è stata il filo conduttore della mia vita che non si è mai spezzato»: così Balducci ricordava come l’annuncio della Parola avesse caratterizzato la sua riflessione e azione pastorale. Sempre presente nella sua predicazione era il rapporto tra Parola e tempo storico, tra messaggio evangelico e problemi dell’uomo contemporaneo, arricchito da un attento confronto con la cultura moderna.

Attualità, 2022-10

Preti di popolo e di fabbrica

Don Bruno Borghi e don Renzo Fanfani: due recenti biografie

Bruna Bocchini

Sulla Chiesa fiorentina dei decenni centrali del Novecento molto è stato scritto, sottolineandone la ricchezza e la peculiarità. Si pensi soltanto alle figure di La Pira, don Milani e molti altri. I dibattiti, i consensi e i conflitti suscitati in quelle occasioni riflettevano le tensioni, le difficoltà di tutta la Chiesa italiana.

 

Attualità, 2017-12

Coltivato nella parola

Alla vigilia della visita del papa a Barbiana, una rilettura di don Milani nelle lettere della famiglia

Bruna Bocchini

L’originalità ed eccezionalità di don Lorenzo Milani nella Chiesa italiana degli anni Cinquanta e Sessanta è stata riconosciuta ampiamente; questa non è dovuta solo alla radicalità della sua scelta evangelica, ma forse in primo luogo al fatto che il suo impegno evangelico di testimonianza è vissuto guardando la Chiesa e il mondo cattolico con un occhio esterno, per così dire, che gli permette di vedere realtà che altri non riescono a percepire perché troppo interni a quel mondo e a quella mentalità.