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Attualità
Attualità, 20/2018, 15/11/2018, pag. 612

S. Scatena, Taizé, una parabola di unità

Storia della comunità dalle origini al concilio dei giovani

Il corposo studio sulla prima costruzione cenobitica maschile nata in terra riformata deve il suo spunto originale alle precedenti ricerche dell’autrice, docente di Storia contemporanea all’Università di Modena e Reggio Emilia, che l’hanno portata a osservare il ruolo di fecondazione ecumenica che la Comunità ha avuto su diverse realtà di «Chiesa popolare» in altri continenti.

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Documenti, 2025-17

La speranza di un rinnovamento ecclesiale

Discorso all'Assemblea della diocesi di Roma

Leone XIV

«Attraverso il processo sinodale, lo Spirito ha suscitato la speranza di un rinnovamento ecclesiale in grado di rivitalizzare le comunità, così che crescano nello stile evangelico, nella vicinanza a Dio e nella presenza di servizio e testimonianza nel mondo. Il frutto del cammino sinodale, dopo un lungo periodo di ascolto e di confronto, è stato anzitutto l’impulso a valorizzare ministeri e carismi, attingendo alla vocazione battesimale, mettendo al centro la relazione con Cristo e l’accoglienza dei fratelli, a partire dai più poveri, condividendone le gioie e i dolori, le speranze e le fatiche». Il 19 settembre papa Leone XIV ha partecipato, in quanto vescovo di Roma come egli stesso sottolinea, all’Assemblea della diocesi di Roma.

Nell’occasione ha sviluppato la propria interpretazione del significato della sinodalità, processo di riforma (per Leone «rinnovamento») ecclesiale ricevuto in eredità dal predecessore Francesco, abbracciandolo in pieno e riconducendolo al primato dell’evangelizzazione.

Insieme ha affidato alla diocesi tre compiti: la cura del rapporto tra iniziazione cristiana ed evangelizzazione, il coinvolgimento dei giovani e delle famiglie, «su cui oggi incontriamo diverse difficoltà», e la formazione a tutti i livelli.

Documenti, 2025-17

Martiri del XXI secolo: l’unità viene dalla croce

Il 14 settembre Leone XIV, presso la basilica papale di San Paolo fuori le mura, ha presieduto una Commemorazione dei martiri e testimoni della fede del XXI secolo insieme ai rappresentanti delle altre Chiese e Comunioni cristiane, e ha tenuto l’omelia che pubblichiamo (www.vatican.va). Insieme alla preghiera in occasione del giubileo dei giovani (4 agosto), si tratta dell’unico evento ecumenico del giubileo.

 

Documenti, 2025-17

Sinodalità: i no e i sì

Card. Víctor Manuel Fernandez

«Riconosciamo che la chiamata alla sinodalità è un segno dei tempi, che dobbiamo sostenere con convinzione perché è un bene per la Chiesa. Il rischio più grande è quello di perdere l’occasione di realizzare un vero rinnovamento, un rinnovamento di cui tutta la Chiesa ha bisogno per non scomparire. Affinché la sinodalità significhi davvero un passo verso una Chiesa più evangelica e fedele a Gesù Cristo, dovremmo smettere di sentirla come un obbligo, e assumerla come una grande sfida di cui innamorarci, come un orizzonte luminoso per il futuro del nostro ministero».

Intervenendo il 6 settembre al corso di formazione per i vescovi di recente nomina, con una relazione intitolata «Sinodalità: perché no e perché sì», il prefetto del Dicastero per la dottrina della fede card. Víctor Manuel Fernández – già braccio destro e interprete fedele del magistero di papa Francesco – ha chiarito il significato di sinodalità alla luce delle priorità del nuovo pontificato, cioè unità collegiale e missionarietà, riaffermando nel contempo il senso profondo di una delle linee portanti del pontificato bergogliano. Essa infatti è stata assunta e fatta propria anche da Leone XIV, anche se le decisioni finali del processo sinodale sulla sinodalità stessa che si è svolto dal 2021 al 2024 sono ancora tutte da prendere.