Documenti, 5/2001, 01/03/2001, pag. 139
Stato della Città del Vaticano: nuova legge fondamentale
Lo Stato della Città del Vaticano "esiste a conveniente garanzia della libertà della Sede apostolica e come mezzo per assicurare l’indipendenza reale e visibile del romano pontefice nell’esercizio della sua missione nel mondo". Il capo dello Stato è il pontefice, che lo amministra attraverso la Pontificia commissione per lo Stato della Città del Vaticano, nominata dal papa per 5 anni. La Legge fondamentale di riferimento – la "Costituzione" dello Stato – datava al 7 giugno 1929, lo stesso giorno della ratifica dei Trattati lateranensi, e da allora era stata via via integrata da modifiche successive per aggiornarla alle necessità di uno stato moderno (cf. riquadro di commento a p. 140).
Per dare"forma sistematica e organica ai mutamenti" il 26 novembre scorso Giovanni Paolo II ha promulgato una nuova Legge fondamentale, che è entrata in vigore il 22 febbraio 2001; Le novità più rilevanti consistono nella distinzione tra potere legislativo, esercitato dalla Pontificia commissione, e potere esecutivo, esercitato dal presidente della Commissione (cf. riquadro a p. 142), e nell’abolizione dell’ufficio del governatore, che era comunque vacante dal 1952. La Segreteria di stato vede fissato con precisione il proprio ruolo di tramite ordinario di comunicazione tra il Governatorato e il pontefice, oltre a gestire i rapporti esteri.
Acta apostolicae sedis. Supplemento per le leggi e disposizioni dello Stato della Città del Vaticano 71(2000) 18, 26.11.2000, 75-80.
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