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Documenti, 11/2002, 01/06/2002, pag. 369

Romano Prodi al Patriarcato di Mosca

R. Prodi

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Leggi anche

Attualità, 2014-8

UE - Romano Prodi in redazione. Insisto: necessità dell'Europa

R. Prodi
Nell'iminenza delle elezioni europee (22-25.5.2014), abbiamo chiesto al presidente Prodi, ospite della nostra redazione, alcune annotazioni circa l'attuale crisi dell'idea di Europa e il crescente malessere che si avverte nell'opinione pubblica dei diversi paesi al riguardo.
Documenti, 2010-9

Quei cattolici che fecero laica l'Europa.Romano Prodi al Convegno sull'edizione dei dispacci Pacelli

R. Prodi
«Nei vent’anni tra le due guerre, in Europa … è mancata la concordia di intenti». Romano Prodi ha iniziato così il discorso tenuto a Münster il 24 marzo scorso in occasione della pubblicazione on-line dei dispacci inviati da Eugenio Pacelli, all’epoca nunzio a Monaco (1917-1924) e poi a Berlino (1925-1929), alla Santa Sede. «La caduta delle dogane, le regole economiche comuni, lo stesso euro, non permettono più ai nazionalismi di costituire l’elemento trainante della politica europea. Ed è anche per questo che assistiamo a una ripresa di tutte le forze populiste … Queste tendenze immettono nuovamente nel mercato politico e delle opinioni pubbliche un fattore che, nell’Europa fra le guerre … è stato pericolosamente decisivo, cioè l’e lemento della pau ra». Lo strumento che Prodi suggerisce per correggere la rotta verso l’irrile vanza politica dell’Europa è il recupero di un disegno comune fondato sul dialogo e sulla mediazione. Ma, in questa direzione, ha incontrato difficoltà non marginali nella sua attività di governo «su alcuni temi riguardo ai quali una saggia mediazione è assolutamente necessaria per la convivenza ci vile e per la concreta applicazione dei principi stessi».
Documenti, 2004-9

Videomessaggio del presidente della Commissione europea

R. Prodi
«Una settimana di eventi per contrassegnare l’unificazione europea» è la sintesi con cui la Commissione degli episcopati della Comunità europea (COMECE) ha riassunto le manifestazioni organizzate a Santiago de Compostela (Spagna) nell’imminenza dell’allargamento dell’Unione Europea a dieci nuovi paesi (1° maggio): un pellegrinaggio di trecento persone, tra cui 40 vescovi, rappresentanti dei 25 paesi dell’Unione, lungo lo storico Cammino; un congresso su «L’Unione Europea: speranza e responsabilità»; la prima Assemblea plenaria della COMECE allargata alle conferenze episcopali dei paesi nuovi membri; la diffusione del documento La solidarietà è l’anima dell’Unione Europea. Pubblichiamo quest’ultimo testo, accompagnato dagli interventi di mons. A.H. Van Luyn, vicepresidente della COMECE, e del ministro irlandese Mary Hanafin, pronunciati nel corso del pellegrinaggio e, nei riquadri alle pp. 291 e 293, dal videomessaggio del presidente della Commissione europea Romano Prodi, dalla lettera della COMECE a Giovanni Paolo II e dalle parole pronunciate da questi al Regina coeli di domenica 2 maggio, all’indomani dell’allargamento.