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Documenti, 15/2002, 01/08/2002, pag. 463

Per la canonizzazione di Juan Diego

Viaggio in Guatemala e Messico
La santità india è il motivo centrale della visita apostolica di Giovanni Paolo II in Guatemala e Messico (29.7-1.8.2002, 97° viaggio all’estero, terza visita in Guatemala, quinta in Messico), al termine della XVII Giornata mondiale della gioventù (cf. in questo numero a p. 457). A Città del Guatemala il 30 luglio Giovanni Paolo II canonizza il primo santo del paese, fratel Pedro de Betancur, che «attraversò l'Atlantico per servire i poveri e gli indigeni dell'America: prima a Cuba, poi in Honduras e infine in questa benedetta terra del Guatemala». A Città del Messico è proclamato il «primo santo indigeno del continente americano... Juan Diego Cuauhtlatoatzin, l’indio semplice e umile che contemplò il volto dolce e sereno della Vergine del Tepeyac, tanto caro alle popolazioni del Messico», e vengono beatificati i martiri indigeni Juan Bautista e Jacinto di Los Angeles (31 luglio e 1° agosto). In diversi momenti Giovanni Paolo II ha colto l’occasione di affermare la propria «stima e vicinanza» agli indigeni, con un’aperta richiesta di riconoscimento dei loro diritti, un problema tuttora aperto in questi due paesi: «è necessario sostenere oggi gli indigeni nelle loro legittime aspirazioni, rispettando e difendendo gli autentici valori di ciascun gruppo etnico». Cf. anche i riquadri alle pp. 462 e 464. L’Osservatore romano 1.8.2002, 6s; 2.8.2002, 6s.

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Documenti, 2002-15

Per la canonizzazione di P. de Betancur

Viaggio in Guatemala e Messico
La santità india è il motivo centrale della visita apostolica di Giovanni Paolo II in Guatemala e Messico (29.7-1.8.2002, 97° viaggio all’estero, terza visita in Guatemala, quinta in Messico), al termine della XVII Giornata mondiale della gioventù (cf. in questo numero a p. 457). A Città del Guatemala il 30 luglio Giovanni Paolo II canonizza il primo santo del paese, fratel Pedro de Betancur, che «attraversò l'Atlantico per servire i poveri e gli indigeni dell'America: prima a Cuba, poi in Honduras e infine in questa benedetta terra del Guatemala». A Città del Messico è proclamato il «primo santo indigeno del continente americano... Juan Diego Cuauhtlatoatzin, l’indio semplice e umile che contemplò il volto dolce e sereno della Vergine del Tepeyac, tanto caro alle popolazioni del Messico», e vengono beatificati i martiri indigeni Juan Bautista e Jacinto di Los Angeles (31 luglio e 1° agosto). In diversi momenti Giovanni Paolo II ha colto l’occasione di affermare la propria «stima e vicinanza» agli indigeni, con un’aperta richiesta di riconoscimento dei loro diritti, un problema tuttora aperto in questi due paesi: «è necessario sostenere oggi gli indigeni nelle loro legittime aspirazioni, rispettando e difendendo gli autentici valori di ciascun gruppo etnico». Cf. anche i riquadri alle pp. 462 e 464. L’Osservatore romano 1.8.2002, 6s; 2.8.2002, 6s.