Documenti, 13/2003, 01/07/2003, pag. 390
Viaggio in Bosnia Erzegovina: I cattolici perdonino
«Da questa città, segnata nel corso della storia da tanta sofferenza e tanto sangue, imploro il Signore onnipotente affinché abbia misericordia per le colpe commesse contro l’uomo, la sua dignità e la sua libertà anche da figli della Chiesa cattolica e infonda in tutti il desiderio del reciproco perdono. Soltanto in un clima di vera riconciliazione, la memoria di tante vittime innocenti e il loro sacrificio non saranno vani, ci incoraggeranno a costruire rapporti nuovi di fraternità e di comprensione». È questo il messaggio centrale lanciato nel corso della breve visita di Giovanni Paolo II in Bosnia Erzegovina (22 giugno) attraverso l’omelia di beatificazione di Ivan Merz (cf. in questo numero a p. 393), giovane laico croato, pronunciata a Banja Luka. Omelia che era stata preceduta da un forte intervento del vescovo locale e presidente della Conferenza episcopale, mons. Franjo Komarica (qui alle pp. 391-392) sulle difficoltà vissute dai cattolici in terra bosniaca, nonostante il loro «atteggiamento pacifico».
La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.