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Documenti, 15/2007, 01/09/2007, pag. 458

Sollecitudine per l'unità. Il motu proprio Summorum pontificum

Card. C. Ruini
Coerentemente con quanto espresso in più di un’occasione, il papa è stato mosso alla pubblicazione del motu proprio a partire dalla preoccupazione di mantenere l’unità della Chiesa e una lettura unitaria del concilio Vaticano II, ha affermato il card. Camillo Ruini, attuale vicario di Roma, in un editoriale apparso su Avvenire dell’8 luglio scorso (www.avvenire.it).

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Documenti, 2007-1

La questione centrale secondo papa Ratzinger. Relazione al clero di Roma

Card. C. Ruini
Al cuore dell’insegnamento di Benedetto XVI si trova «la questione centrale dell’apologetica o – come si preferisce dire oggi – della teologia fondamentale»: quella «della verità della fede cristiana nell’attuale situazione storica e in rapporto alle forme di razionalità oggi prevalenti». È quanto il card. Ruini, vicario del papa per la città di Roma e presidente della Conferenza episcopale italiana, mostra nella relazione che ha tenuto il 14 dicembre scorso al clero di Roma, presso la Pontificia università lateranense. La sua analisi, fondata su un’attenta rilettura di volumi e discorsi – dall’Introduzione al cristianesimo alla lectio di Regensburg – ha come presupposto la profonda corrispondenza tra il magistero di pontefice di Benedetto XVI e il lavoro di teologo di Joseph Ratzinger, e costituisce pertanto l’orizzonte nel quale collocare il libro del papa su Gesù di Nazaret, atteso per la primavera prossima e di cui nelle scorse settimane l’editore ha diffuso alcune anticipazioni.
Documenti, 2006-1

Cattolicesimo italiano e futuro del paese

Prolusione del card. C. Ruini al VII Forum del progetto culturale
Il rapporto tra la religione e la scienza, «le due prospettive valoriali maggiormente in grado di plasmare il futuro», è l’oggetto dell’intervento pronunciato dal card. C. Ruini a Roma lo scorso 2 dicembre, in apertura dell’ormai tradizionale appuntamento del Forum del progetto culturale. Attingendo ampiamente ad alcuni interventi del card. Ratzinger pubblicati nell’imminenza della sua elezione al pontificato, Ruini riflette infatti sui limiti della razionalità scientifica e sull’esigenza di un ethos più autenticamente umano. Quanto ai «modi per rispondere in forma positiva alla domanda circa il contributo dei cattolici al cammino dell’Italia», al fine di superare «lo stallo generato dalla contrapposizione tra i sostenitori e gli avversari dell’approccio relativistico in materia di etica pubblica», il card. Ruini propone di «affidarsi al libero confronto delle idee, rispettandone gli esiti democratici pure quando non possiamo condividerli», convinto di potere in tal modo «stemperare il clima di un confronto che prevedibilmente si protrarrà a lungo».
Documenti, 2005-1

A quarant'anni dal Concilio

Card. C. Ruini al VI Forum del progetto culturale
Nella prospettiva del concilio Vaticano II, è oggi necessario «far progredire l’intelligenza credente in ogni ambito dell’attuale realtà che cambia così velocemente» e «mostrare la plausibilità della proposta cristiana nel contesto odierno»; riprendere il tema del dialogo interreligioso e di quello tra i credenti e la cultura laica; «puntare con coraggio verso la santità», che fa «ritrovare nella Chiesa il mistero della presenza salvifica di Dio». Al VI Forum del progetto culturale della CEI («A quarant’anni dal Concilio. Ripensare il Vaticano II, di fronte alle attuali sfide culturali e storiche», Roma, 3-4.12.2004; cf. Regno-att. 22,2004,738) il card. Ruini, con la prolusione che qui pubblichiamo, ha ripercorso il Concilio assumendo come chiave interpretativa i suoi quattro documenti maggiori: Sacrosanctum concilium, Dei verbum, Lumen gentium e Gaudium et spes, alla cui analisi affianca quella relativa a Unitatis redintegratio, Ad gentes e Dignitatis humanae. La «rivoluzione» del 1968 e il crollo del comunismo dopo il 1989, afferma il card. Ruini, rappresentano le principali novità che hanno caratterizzato il mondo post-conciliare; a seguito dell’11 settembre 2001 è venuto alla luce il «risveglio identitario dei popoli islamici», cui corrisponde «un risveglio religioso identitario nelle nazioni di matrice storica e culturale cristiana, tra cui l’Italia».