Capovilla, una geografia dell’anima
In memoria di Loris Francesco Capovilla (Sotto il Monte, 30.5.2016)
«Parlare di lui non a partire da un singolo aspetto, fosse pure il più importante per chi ne parla o per il popolo di Dio che ha amato e servito con tanta dedizione, ma a partire dai luoghi della sua lunga vita, che non sono stati mai per lui semplici riferimenti geografici, ma sempre e soprattutto una geografia dell’anima, una sorta di itinerario dello spirito educato ad ascoltare, apprendere e donare, che è durato tutta la vita». Spentosi il 26 maggio 2016 a Bergamo a 101 anni, il card. Loris Francesco Capovilla – personaggio chiave della Chiesa del post-Concilio e fedele segretario e amico di Giovanni XXIII – è stato commemorato al termine della messa delle esequie il 30 maggio a Sotto il Monte da mons. Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto, dove Capovilla era stato arcivescovo dal 1967 al 1971. Il ricordo, una «geo-biografia», ripercorre i luoghi di «don Loris» dalla formazione veneziana agli anni del Concilio vissuti in stretta collaborazione con il papa che lo aveva voluto, Giovanni XXIII; dal ministero episcopale a Chieti e a Loreto alla lunga stagione di Sotto il Monte, dove per quasi trent’anni ha offerto a tutti «la testimonianza luminosa della visione profetica del papa di cui era stato fedelissimo segretario, lanciando innumerevoli stimoli alla Chiesa in Italia e nel mondo nello spirito del Vaticano II».
La lettura dell'articolo è riservata agli abbonati a Il Regno - attualità e documenti o a Il Regno digitale.
Gli abbonati possono autenticarsi con il proprio codice abbonato. Accedi.