La carità nel tempo della fragilità
Dopo la pandemia di COVID-19
«L’esperienza della fragilità, della paura, della malattia ha condizionato i nostri percorsi di questi ultimi mesi e ha condizionato le nostre scelte… Il cammino esistenziale che ha coinvolto tutti, bambini e anziani, uomini e donne, si è incontrato e si è alleato con molte delle riflessioni pastorali e teologiche che arricchivano il dibattito delle nostre comunità e della nostra diocesi: esperienze e riflessioni si sono illuminate a vicenda». Così scrive nell’introduzione mons. Claudio Cipolla, vescovo di Padova, presentando il testo La carità nel tempo della fragilità, pubblicato l’8 giugno. Non una lettera pastorale, ma un insieme di riflessioni plurali scaturite durante la pandemia di COVID-19 e che intendono rappresentare una prospettiva pastorale da realizzare. Un documento che nasce dall’urgenza di dare una risposta alle persone fragili, quelle che già sono in difficoltà e quelle che si prevede cadranno vittime delle conseguenze del coronavirus sul piano economico e sociale. Mettendo al centro la ricchezza delle parrocchie, fatta di relazioni personali e capillari, si propone di declinare la carità in questo tempo come ascolto e fiducia, offrendo spunti operativi di attuazione.
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