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Documenti, 3/2006, 01/02/2006, pag. 130

Gravidanza e depressione post-partum

Comitato nazionale per la bioetica
Dopo una complessa e discussa elaborazione protrattasi per tre anni, il Comitato nazionale per la bioetica italiano ha approvato il 12 dicembre scorso ad amplissima maggioranza il documento Aiuto alle donne in gravidanza e depressione post-partum, presentato alla stampa il 20 gennaio. Come lascia intendere il titolo, il testo è teso a sottolineare, «dato il valore umano della gestazione e l’impegno che esso richiede alla gestante», «il significato bioetico che riveste (…) la concretezza della risposta sociale e istituzionale». Due idee-chiave: la gravidanza è una complessa «sequenza di eventi che sono fin dall’inizio biologici, psicologici e relazionali» allo stesso tempo; la necessità di forme di aiuto specifiche, proprio per la sua rilevanza «sociale» «costituisce un dato universalmente condiviso ed espresso in vari testi normativi, fra i quali la legge n. 194/1978», anche se l’attuazione dell’art. 5 «secondo un giudizio ampiamente condiviso è rimasta insufficiente. Negli stessi giorni veniva resa nota la relazione finale dell’indagine conoscitiva (durata, questa, poco più di un mese) della commissione Affari sociali della Camera sull’applicazione della legge 194.

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Documenti, 2021-7

Vaccini anti-COVID: aspetti etici

Comitato nazionale per la bioetica

Il 1° dicembre 2020 è stato pubblicato sul sito istituzionale del Comitato nazionale per la bioetica (CNB) il documento I vaccini e COVID-19: aspetti etici per la ricerca, il costo e la distribuzione, approvato nel corso della plenaria del 27 novembre 2020.

Il Comitato, presieduto dal prof. Lorenzo D’Avack, intendeva fornire una riflessione etica sui temi di ricerca, produzione, distribuzione, informazione e costo, in un momento in cui la sperimentazione non aveva ancora portato all’approvazione di un vaccino. Appurato che lo stato di emergenza non deve indurre a tagliare i necessari tempi della ricerca, il documento evidenzia l’importanza di considerare il vaccino come un bene comune, la cui distribuzione non deve rispondere unicamente alle logiche di mercato, nella «consapevolezza che nessun paese sarà completamente protetto se il mondo non sarà protetto».

Le raccomandazioni del CNB auspicano la cooperazione di stati e case farmaceutiche, nell’ottica di una distribuzione etica ed equa del vaccino, con una particolare attenzione alle persone più vulnerabili e ai paesi più indigenti, grazie al meccanismo Covax. Non viene esclusa neanche l’obbligatorietà per certe categorie professionali. A oggi i vaccini approvati e la campagna vaccinale avviata in Europa e nel mondo hanno soddisfatto questi auspici?

Documenti, 2020-21

Intelligenza artificiale e medicina

Comitato nazionale per la bioetica, Comitato nazionale per la biosicurezza, le biotecnologie e le scienze della vita

Tra i numerosi ambiti di sviluppo e applicazione dell’intelligenza artificiale, uno dei più delicati e sensibili è quello della medicina, e negli ultimi mesi è stato al centro dell’attenzione di diverse istituzioni a livello nazionale ed europeo.

L’11 giugno il Comitato nazionale per la bioetica ha pubblicato un parere su Intelligenza artificiale e medicina: aspetti etici, elaborato insieme al Comitato nazionale per la biosicurezza, le biotecnologie e le scienze della vita, per evidenziare benefici e rischi collegati all’uso di sistemi di intelligenza artificiale e individuare le strategie e gli eventuali interventi normativi necessari per garantire che il rapido progresso in questo campo avvenga in un contesto di sicurezza e tutela dei diritti delle persone.

I Comitati sottolineano le innegabili opportunità date dall’intelligenza artificiale nel rapporto medico-paziente, che consistono tra l’altro in una riduzione degli errori, dei tempi e dei rischi; dall’altro lato individuano alcuni profili critici, come l’affidabilità degli strumenti di intelligenza artificiale, i rischi legati all’uso e alla condivisione dei dati, l’opacità degli algoritmi alla base del funzionamento dell’intelligenza artificiale, il problema del consenso informato e della responsabilità in caso di danni causati dalla tecnologia. E propongono alcune raccomandazioni per limitare tali rischi.

Documenti, 2019-21

Sul suicidio medicalmente assistito

Comitato nazionale per la bioetica (CNB)

Il 18 luglio il Comitato nazionale per la bioetica (CNB) ha pubblicato un parere relativo al tema del suicidio medicalmente assistito, a seguito dell’ordinanza n. 207/2018 della Corte costituzionale, la quale è intervenuta in merito al caso di Marco Cappato e alla sospetta illegittimità costituzionale dell’art. 580 del Codice penale. Il documento «ha voluto richiamare l’attenzione della società e del mondo politico… su quelli che ha ritenuto essere le chiarificazioni concettuali e i temi etici più rilevanti e delicati…: la differenza tra assistenza medica al suicidio ed eutanasia; l’espressione di volontà della persona; i valori professionali del medico e degli operatori sanitari; l’argomento del pendio scivoloso; le cure palliative». Malgrado alcune divergenti posizioni emerse durante la discussione, il Comitato è pervenuto alla formulazione di alcune raccomandazioni condivise, non ultima che «venga promossa un’ampia partecipazione dei cittadini alla discussione etica e giuridica sul tema». In calce al testo sono collocate tre postille, pubblicate contestualmente al parere: la prima di Francesco D’Agostino a conferma del suo voto negativo; le altre due di Assunta Morresi e di Maurizio Mori, che pur avendo approvato il documento, hanno voluto precisare le proprie ragioni di dissenso su alcuni temi trattati.