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Riletture

Riletture

La firma. Una famiglia veneta fra due secoli

Mariapia Veladiano

È un romanzo in cui si casca come in un pozzo. Non ci si può fermare. E non a causa delle (moltissime) cose che accadono, ma perché ci si trova con una vivacità e una limpidezza straordinarie dentro agli avvenimenti formidabili che hanno determinato la storia italiana del Novecento.

L’ora nona

Mariapia Veladiano
Il filo rosso di queste «Riletture» è la domanda sulla vita e su Dio. I romanzi sono più attrezzati dei trattati in queste cose, perché com’è ovvio partono sempre dalla vita, e ci rimangono dentro, e non hanno la pretesa di dare una risposta. Peggio ancora, la risposta. Mentre ai trattati, soprattutto teologici, è richiesto di chiudere in qualche...

Lunario dei giorni di quiete

Mariapia Veladiano
Tutti gli anni, tutti, verso Natale a chi lo conosce già viene in mente il Lunario dei giorni di quiete (a cura di Guido Davico Bonino, Einaudi, Torino 1997). Con gratitudine lo si prende in mano e lo si spilucca, come un dolce opulento, di quelli natalizi appunto, a cui attingere per un candito, un pezzetto furtivo di glassa, una montagnola di briciole goduriose accumulate negli angoli. In...

La caduta

Mariapia Veladiano
Albert Camus scrisse La caduta (qui Euroclub, Milano 1979) quattro anni prima di morire. Era il 1956, l’anno dopo avrebbe preso il Nobel per la letteratura. Era intellettualmente un isolato. Ripudiato il comunismo, il capitalismo e ovviamente, prima ancora, il fascismo, era sostanzialmente attaccato da tutti gli ex amici di ideologia ed era parte a sé stesso. Come il protagonista di questo...

I diavoli di Loudun

Mariapia Veladiano
Non è un libro «per tutti», come si diceva dei film all’epoca della censura. Perché leggerlo fa male al cuore. Aldous Huxley scrive I diavoli di Loudun (Mondadori, Milano 1980) nel 1952. Ha già pubblicato Il mondo nuovo (1932), distopia crudele che denuncia i rischi di disumanizzazione legati a un progresso scientifico asservito al potere; si è occupato...

Dialoghi delle carmelitane

Mariapia Veladiano
Capita che un romanzo si ripresenti vividissimo a seguito di un’esperienza personale tanto profonda da segnare una cesura. Muore un’amica ancora troppo giovane, innamorata della vita, e muore serena malgrado sia piena di progetti e insieme di consapevolezza di quel che le sta capitando. Le malattie sono anche così, a volte lasciano il tempo di sapere e pensare. E a noi, accanto,...

La casa delle parole

Mariapia Veladiano
Andare a cercare e a rileggere La casa delle parole di Cécile Coulon (Keller, Rovereto [TN] 2015), piccolo inquietante sapiente romanzo distopico uscito in Francia esattamente 10 anni fa, è stato quasi automatico nel vortice della discussione nata intorno alla cinquina del Premio Strega 2023. Quattro dei cinque romanzi finalisti propongono storie di drammi famigliari, in tre casi autobiografici...

Lettera a una professoressa

Mariapia Veladiano
Don Milani è divisivo. Lo è stato sempre e continua a esserlo. La gioia assoluta di ogni editore, oggi. Divisivo vuol dire polemiche, articoli, visualizzazioni, popolarità, denaro. Povero lui, che povero scelse di essere e solo dei poveri si è occupato. E poveri anche noi, perché davvero non è facile mantenere il piè fermo nella confusione. Allora....

Fontamara

Mariapia Veladiano
Oggi si direbbe che Fontamara di Ignazio Silone (San Paolo, Cinisello Balsamo [MI] 1997) è un libro divisivo. Per alcuni è datato perché a quasi un secolo di distanza dai fatti narrati i cafoni protagonisti della storia ora sono altri, qualitativamente diversi, soprattutto niente hanno a che fare con la terra. Un libro a tesi con qualche errore perché a primavera i cafoni...

Piccolo mondo antico

Mariapia Veladiano
«Non sento più niente. Sono un sasso» (326). A parlare è Luisa Rigey, la protagonista di Piccolo mondo antico di Antonio Fogazzaro (Rizzoli, Milano 2022). È già capitato tutto. Luisa ha sposato cinque anni prima Franco Maironi, nobile, patriota, diseredato dalla tremenda nonna a causa di questo matrimonio sconveniente sul piano economico e del prestigio sociale....