Documenti, 13/2009, 01/07/2009, pag. 385
Nel segno del Curato d'Ars. Indizione dell'anno sacerdotale 2009-2010
Benedetto XVI
«Il sacerdozio è l’amore del cuore di Gesù»: è la frase di Giovanni Maria Vianney, il santo Curato d’Ars morto 150 anni fa, che Benedetto XVI ha voluto porre in epigrafe alla lettera di indizione dell’anno sacerdotale, che si è aperto il 19 giugno 2009, solennità appunto del Sacratissimo Cuore di Gesù. Al modello rappresentato dal patrono di tutti i parroci guarda l’intera lettera del papa (diffusa il 18 giugno), che ne ammira l’altissima concezione del dono e del compito del sacerdozio; l’identificazione col proprio ministero; l’educazione dei fedeli alla presenza eucaristica e alla comunione; l’inesauribile fiducia nel sacramento della penitenza; soprattutto la forte testimonianza evangelica che egli seppe dare vivendo i tre «consigli evangelici nelle modalità adatte alla sua condizione di presbitero ». E quando si verificano quelle «situazioni mai abbastanza deplorate, in cui è la Chiesa stessa a soffrire per l’infedeltà dei suoi ministri», il papa raccomanda alla Chiesa stessa non tanto «la puntigliosa rilevazione» delle loro debolezze, quanto «una rinnovata e lieta coscienza della grandezza del dono di Dio».
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