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Attualità
Attualità, 12/1985, 15/06/1985, pag. 316

I vescovi contro Reagan

S. D.

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Documenti, 2025-15

A Gaza la Chiesa rimane

Patriarchi e capi delle Chiese di Gerusalemme

«I sacerdoti e le suore hanno deciso di rimanere e continuare a prendersi cura di tutti coloro che si troveranno nei due complessi... Non può esserci futuro basato sulla prigionia, lo sfollamento dei palestinesi o la vendetta». Così hanno affermato il 26 agosto in una dichiarazione congiunta il patriarca latino di Gerusalemme, card. Pierbattista Pizzaballa, e il patriarca greco-ortodosso Teofilo III, dopo l’annuncio del Governo israeliano di voler procedere con lo sfollamento dei palestinesi dalla Striscia di Gaza.

Sulla situazione pubblichiamo:

– la Dichiarazione dei patriarchi e capi delle Chiese di Gerusalemme sull’attacco alla Chiesa cattolica della Santa Famiglia a Gaza (18.7.2025);

– le Dichiarazioni di sua beatitudine Teofilo III, patriarca greco-ortodosso di Gerusalemme, e del card. Pierbattista Pizzaballa, patriarca latino, all’apertura della conferenza stampa congiunta sulla visita pastorale a Gaza (22.7.2025);

– la Dichiarazione dei patriarchi e capi delle Chiese di Gerusalemme sull’attacco perpetrato nella città cristiana di Taybeh (29.7.2025);

– la Dichiarazione congiunta del Patriarcato greco-ortodosso di Gerusalemme e del Patriarcato latino (26.8.2025).

Documenti, 2025-5

Un appello umanitario per Gaza

Patriarchi e capi delle Chiese di Gerusalemme

«Siamo costretti a parlare contro la grave minaccia di sfollamento di massa, un’ingiustizia che colpisce il cuore stesso della dignità umana. Gli abitanti di Gaza, famiglie che hanno vissuto per generazioni nella terra dei loro antenati, non devono essere costretti all’esilio, privati di ciò che resta delle loro case, del loro patrimonio e del loro diritto di rimanere nella terra che costituisce l’essenza della loro identità». Lo scrivono in un Appello umanitario dalle Chiese di Gerusalemme: difendere la dignità e la presenza del popolo di Gaza, pubblicato il 14 febbraio, i patriarchi e capi delle Chiese cristiane di Gerusalemme, dopo che nella conferenza stampa del 4 febbraio, alla presenza del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha presentato il suo «piano» per Gaza: che gli Stati Uniti prendano possesso della Striscia «con una posizione di proprietà di lungo termine», se necessario inviando truppe; che i palestinesi si trasferiscano in massa e in modo permanente altrove, in «un buono, fresco, bellissimo pezzo di terra», un trasloco pagato «da paesi vicini, interessati e con un buon cuore umanitario». I capi delle Chiese di Gerusalemme invece chiedono «un accesso umanitario immediato e senza restrizioni per coloro che hanno un bisogno disperato. Abbandonarli ora significherebbe abbandonare la nostra comune umanità».

 

Documenti, 2025-5

Le Chiese: un patto sociale per la pace

Conferenza episcopale nazionale del Congo, Chiesa di Cristo

Nel precipitare della crisi causata dalla minaccia delle milizie ribelli M23 (cf. Regno-att. 4,2025,111), la Conferenza episcopale nazionale del Congo (CENCO, cattolica), insieme alla protestante Chiesa di Cristo, ha pubblicato il 18 gennaio un documento intitolato Tabella di marcia del Patto sociale per la pace e la buona convivenza nella Repubblica democratica del Congo e nella regione dei Grandi laghi (www.cencordc.org; nostra traduzione dal francese con titolazione redazionale).