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Attualità

Attualità, 20/2014

Italia - Chiesa: storie degli uomini, storie di Dio

Verso il V Convegno ecclesiale nazionale

G. Brunelli
Fra un anno a Firenze, dal 9 al 13 novembre, poco dopo la conclusione del Sinodo ordinario dei vescovi sulla famiglia, si celebrerà il V Convegno nazionale della Chiesa in Italia. Il tema, scelto nel 2012, è: "In Gesù Cristo, il nuovo umanesimo". Come i precedenti convegni ecclesiali decennali, vuole essere un incontro che raduna i delegati delle Chiese locali italiane per un confronto sulla realtà, la presenza e il ruolo del cattolicesimo in Italia.

Tra fede e cultura: l'umanesimo di Francesco

Spunti a partire dall'Evangelii gaudium

G. Forni Rosa
Il documento di papa Francesco Evangelii gaudium porta questo sottotitolo: «Esortazione apostolica sull'annuncio del Vangelo nel mondo attuale». Si tratta di un testo lungo – forse troppo – pubblicato verso la fine del 2013, anche molto complesso, che tratta di un’infinità di questioni con la passione e lo slancio che sono tipici di questo papa. Non penso di poterlo riassumere e nemmeno di commentarlo nel suo insieme, ma soltanto di esaminarne qualche passaggio in relazione al tema dell’umanesimo. Dunque: esiste, nel mondo attuale, la possibilità di un nuovo umanesimo? Per saperlo, occorrerebbe sapere anzitutto che cosa significa questa parola, umanesimo; però se volessimo percorrere fino in fondo questa via ci troveremmo intralciati dal fatto che non sono uno storico del Quattrocento o del Cinquecento, uno specialista di letteratura o di filosofia italiana.

Italia - LXVII Assemblea CEI: tra una Chiesa e l'altra

Il presbitero in formazione permanente, il vescovo in un cammino di autoriforma

A. Torresin
I vescovi italiani si sono riuniti ad Assisi dal 10 al 13 novembre per la loro LXVII Assemblea generale, considerata informalmente «straordinaria» per il fatto di essere la seconda dell’anno 2014. Il tema messo a fuoco è stato quello della formazione permanente del clero. Ha aperto i lavori la prolusione del card. Bagnasco, di cui i giornali hanno provato a dare subito una lettura prevalentemente politica, a proposito della legalizzazione delle unioni omosessuali. In realtà l’Assemblea non ha affrontato tali questioni. Anzi per certi versi è sembrata fin troppo lontana l’eco del Sinodo straordinario dei vescovi sulla famiglia. Non si è accennato al tema né al processo sinodale, che pure rappresenta anche uno stile che rientra fra quegli «esercizi di presbiterio, di Chiesa» che sono stati evocati a proposito della formazione del clero.

CEI - Nomine: nella Presidenza e alla Caritas

V. Roncarati
L'attesa per la LXVII Assemblea generale della CEI (10-13.11.2014) era stata allentata dallo stesso card. Bagnasco. Nel corso di essa, se il papa avesse disposto diversamente, i vescovi avrebbero dovuto votare la «terna» entro la quale Francesco avrebbe nominato il nuovo presidente. Riferendosi alle modifiche della procedura di nomina dei vertici della CEI, apportate allo Statuto e al Regolamento e approvate dalla Santa Sede, il presidente in carica, nel corso dell’ultimo Consiglio permanente (22.9.2014; cf. Regno-doc. 17,2014,543), aveva invece dichiarato che sarebbero andate «in vigore – per espressa volontà del sommo pontefice – alla scadenza dell’attuale mandato del presidente». Cioè nella primavera del 2017.

Italia - Elezioni regionali: l'impasse

G. Brunelli
Dopo le elezioni regionali del 23 novembre – si è votato per il rinnovo dei consigli regionali di Calabria ed Emilia Romagna – il sistema politico italiano mostra ancora di più la propria fragilità. Il dato clamoroso viene da quel che è successo in Emilia Romagna. Qui si sono recati alle urne solo il 37,7% degli aventi diritto: 2 milioni e 150.000 i non votanti, 1 milione e 200.000 i votanti. La percentuale più bassa mai ottenuta in tutte le regioni italiane in elezioni di vario tipo.

Papa Francesco - Strasburgo: la mia Europa

Visita al Parlamento europeo e al Consiglio d'Europa

G. Brunelli
Visita lampo del papa a Strasburgo. Il 25 novembre, in poche ore, il papa incontra il Parlamento europeo e il Consiglio d’Europa. La ricorrenza è quella della visita compiuta nel 1988 da Giovanni Paolo II e cade qualche giorno dopo i festeggiamenti per il XXV della caduta del muro di Berlino (9 novembre 1989). Quando Giovanni Paolo II parlò al Parlamento europeo e al Consiglio d’Europa il muro non era ancora caduto. Tutto era diverso. Papa Francesco oggi può assumere positivamente lo spirito della costruzione europea auspicato allora da Giovanni Paolo II: «Si sta lentamente compiendo il desiderio che “Europa, dandosi sovranamente libere istituzioni, possa un giorno estendersi alle dimensioni che le sono state date dalla geografia e più ancora dalla storia”» (così al Parlamento).

COMECE - Da Verdun a Bruxelles: conflitti e interessi

S. Numico
«Non rivedrete più le montagne, i boschi, la terra / occhi belli dei miei soldati che avevate solo 20 anni / E che siete caduti in quest’ultima primavera / quando dolce più che mai era la luce. / Non osavamo più pensare al risveglio dei campi d’oro / che l’alba rivestiva della sua gloria iridescente; Solo la guerra oscura occupava i pensieri / quando, in fondo ai borghi si è saputo della vostra morte». Questi versi sono del poeta belga «pacifista» Emile Verhaeren (1855-1916) e sono risuonati nella cappella dell’ossario di Verdun, l’11 novembre scorso, là dove sono custoditi i resti dei 130 mila soldati senza nome che fanno parte del cumulo di morte seminato su quei campi di battaglia in cui si fronteggiarono gli eserciti di Francia e Germania fra il febbraio e il dicembre 1916. In questo luogo i vescovi della Commissione degli episcopati della Comunità Europea (COMECE) hanno compiuto un pellegrinaggio commemorativo per ricordare i 100 anni dallo scoppio del primo conflitto mondiale.

Santa Sede - Nomine: sale Sarah, scende Burke

G. Mocellin
Nelle settimane successive al Sinodo straordinario sulla famiglia, papa Francesco ha proseguito il prudente e graduale rinnovo – secondo lo stile dei suoi predecessori – dei vertici dei dicasteri della curia romana intrapreso già a partire dal 2013, in parallelo alla maturazione, all'interno del Consiglio dei cardinali da lui appositamente istituito poco più di un anno fa, del progetto di riforma complessiva della curia stessa.

Africa - Camerun: Boko Haram, come la mafia

La violenta escalation del gruppo islamista: così il terrore varca i confini della Nigeria

G. Baioni
Fratel Fabio Mussi, del PIME, è l’unico missionario straniero rimasto a vivere nell’estremo Nord del Camerun, zona un tempo tranquilla, ma oggi alla mercé dei terroristi di Boko Haram. In genere, quando si parla del gruppo terroristico di Abubakar Shekau, la mente va al Nordest della Nigeria, luogo in cui effettivamente vivono e operano i suoi affiliati, ma ormai anche l’estremità Nord del Camerun è infestata e meta di razzie e rapimenti continui, come quello dei due sacerdoti italiani fidei donum, don Gianantonio Allegri e don Giampaolo Marta, catturati la scorsa primavera con una suora canadese e più tardi rilasciati. Fratel Fabio, responsabile della Caritas locale, resta, insieme ai suoi nove confratelli camerunesi: si sono solo spostati un po’ più a Sud, mentre tutti gli stranieri (lavoratori, cooperanti ed espatriati) hanno abbandonato la zona.

Burkina Faso - Compaoré: fine di un regime

D. Maggiore
Tre giorni di manifestazioni hanno fatto accadere quel che era sembrato impensabile per 27 anni. Blaise Compaoré, presidente del Burkina Faso dal 1987 – quando un golpe da lui guidato aveva portato alla morte del suo predecessore Thomas Sankara – ha lasciato il potere lo scorso 31 ottobre, scegliendo la fuga in Costa d’Avorio davanti alla pressione della piazza di Ouagadougou. Appena dieci giorni prima, indifferente alle critiche della società civile, della Chiesa, persino di alcuni ex compagni di partito e di governo, aveva annunciato un referendum sull’articolo 37 della Costituzione, quello che limitava il numero dei mandati presidenziali. Voleva poter essere rieleggibile a vita, Compaoré, e si sentiva saldo al potere, forte anche della posizione chiave che si era creato negli equilibri diplomatici della regione, facendo da mediatore, nel corso degli anni, in crisi come quelle della Costa d’Avorio, della Guinea Conakry, del Mali.

Africa - Vescovi: Ebola, politica, risorse

D. Maggiore
Uno sguardo sul continente africano che va al di là dell’emergenza immediata, rappresentata dal virus Ebola, per abbracciare problemi dalle radici più profonde, anche se rimasti sullo sfondo dell’attenzione dei media internazionali, come la questione dello sfruttamento delle risorse naturali e del rispetto delle istituzioni democratiche, e il ruolo della Chiesa nelle crisi. È il punto di vista assunto dai vescovi riuniti nel Simposio delle conferenze episcopali d’Africa e del Madagascar (SCEAM), che ha tenuto la sua riunione annuale di coordinamento dal 15 al 18 ottobre a Douala, in Camerun.

India - Dialogo monastico: un giada ancor più bella

L'ashram cristiano Shantivanam, ieri e oggi

L. Clemente
Shantivanam è un monastero hindu-camaldolese, un ashram cristiano, fondato nel 1950 nel Sud dell’India. Come ricordato qualche settimana fa al Pontificio istituto di studi arabi e d’islamistica (PISAI) di Roma in un incontro sull’avvicinamento cristiano-islamico, Shantivanam e particolarmente Henry Le Saux, uno dei due fondatori, sono considerati gli ispiratori del «Dialogo interreligioso monastico» e quindi del dialogo interreligioso in generale. L’ashram è stato un esempio profetico d’incontro fra monaci di diverse culture e si è visto che il massimo di comprensione interreligiosa verificatasi fino ad ora ha avuto luogo proprio fra esperienze contemplative – essendo la contemplazione una caratteristica monastica. E l’India, per la complessità e la profondità delle sue tradizioni, è il terreno per eccellenza del confronto religioso. Con tutte le sue problematicità.

Sequeri legge Bertuletti: verità di Dio, libertà dell'uomo

L'inclusione della "differenza creaturale" in Dio che si rivela

P. Sequeri
In questo corposo lavoro, dalla tessitura fitta e di intarsio fine, Angelo Bertuletti, filosofo, teologo, professore ordinario della Facoltà teologica dell’Italia settentrionale, mette a disposizione la summa di un lungo e alto magistero dell’intellectus fidei. Per l’audacia della sua decostruzione storica e l’originalità della sua costruzione sistematica questa proposta costituisce certamente un evento nell’ambito della ricerca europea impegnata con il sapere della fede.

Nel presente con fiducia

Paolo VI, una biografia

A. Maffeis
Fin dal momento della sua fondazione l’Istituto Paolo VI di Brescia si è dedicato alla raccolta di documenti d’archivio, all’edizione di fonti e allo studio della figura e dell’opera di Giovanni Battista Montini, che al momento della sua elezione alla cattedra di Pietro ha preso il nome di Paolo VI. L’intenso lavoro di documentazione e di ricerca svolto per più di trent’anni obbediva all’intento di tener viva la memoria del papa bresciano nella terra che gli aveva dato i natali e nella quale aveva ricevuto la sua prima formazione, ma era motivato anche dalla convinzione che la persona e l’opera di Paolo VI hanno un rilievo di prima grandezza fra gli eventi storici ed ecclesiali del XX secolo.

Un dialogo a distanza

H. Jonas e J. Ratzinger nel "dibattito sulle origini"

P. Becchi, R. Franzini Tibaldeo
Altrimenti nota come «dibattito sulle origini», la disputa tra creazionismo ed evoluzionismo ruota intorno alle ipotesi contrastanti circa le origini dell’universo, della terra, della vita e della stessa umanità. Dinanzi alla regolarità e all'ordine esistenti nel cosmo, così come dinanzi all'innegabile dinamica che contrassegna determinate entità, quali le forme viventi, viene infatti spontaneo interrogarsi sulla consistenza della materia del mondo e domandarsi in base a quale principio si possa spiegare l’evoluzione del cosmo e in particolare del sistema terrestre, nel quale sono via via apparse forme organiche tra le più sofisticate.

Libri del mese - Schede - Novembre 2014

M.E. Gandolfi
Per la redazione delle Schede di questo numero hanno collaborato: Giancarlo Azzano, Maria Caterina Bombarda, Ilaria Chia, Eleonora Corti Savarese, Andrea Franzoni, Maria Elisabetta Gandolfi, Marco Giardini, Manuela Panieri, Valeria Roncarati, Domenico Segna.

B.S. Gregory, Gli imprevisti della Riforma

Come una rivoluzione religiosa ha secolarizzato la società

D. Segna
Riunire sotto un solo sguardo i mille rivoli del mondo contemporaneo è sempre un’operazione pericolosa se non altro perché il più delle volte si parte da una tesi e si cerca di dimostrarla tentando di produrre delle prove che non sempre reggono alla verifica dei fatti. È il caso dell’ultimo lavoro di Brad S. Gregory che esplora le conseguenze impreviste di quella sorta di Big bang epocale che è stata la Riforma protestante da cui è uscita l’attuale modernità, o, per essere più precisi, la modernità entrata vertiginosamente nella sua fase di postmodernità.

M. Orlandi, La terra è la mia preghiera

Vita di Gino Girolomoni, padre del biologico

P. Stefani
Un piccolo, abissale (perché scritto dopo l’abisso) libro, Tullia, dove sei? (Libreria editrice fiorentina, 2013) raccoglie una serie di pensieri scritti da Gino Girolomoni, dopo la morte della moglie. Ognuno di essi è preceduto dal luogo e dalla data. Il tempo è breve, si va dal luglio del 2009 al 27 dicembre 2011. Meno di tre mesi dopo, l’autore sarebbe stato colpito da un infarto fatale. A differenza della cronologia, gli scenari invece sono molto ampi: l’Estremo e il Medio Oriente, varie zone d’Europa e d’Italia. Il centro però è sempre costituito dal Monastero di Montebello nei pressi di Urbino, il rudere fatto rinascere a vita nuova.

Don Milani e le parole consumate

M. Veladiano
C’è un potere (buono) della parola. Il credente si muove dentro questo potere buono. Lo conosce perché in principio era il Verbo, e una creazione dalla parola è qualcosa d’imprescindibile, con cui si deve fare i conti ogni volta che la tentazione dell’idolo s’affaccia nella nostra vita e nella storia. E anche perché la presenza di Dio nella storia, dopo la vicenda breve della vita terrena di Gesù, sta nella Parola e un Dio che accetta di abitare la Parola le conferma, le riconferisce un potere straordinario, uno statuto straordinario. Anche se è un potere particolarissimo, che si appella alla libertà dell’uomo che può prendere, leggere, abbandonare, farsi trasformare, disprezzare, riprendere, ricordare o dimenticare.

L'ebbrezza della modernità

Da una fiction tedesca

M. Pohlmeyer
Critica semiseria sull'apocalisse del moderno alla fine del mondo: esempi locali, caratteristiche globali. "C'era era una volta Büttenwarder, una comunità nel profondo Nord della Germania…"
Disponibile per tutti

America Latina - Cuba: la Chiesa si dà da fare

A colloquio con mons. D. Garcia Ibanez, presidente della Conferenza episcopale

G. Zucchi

Alla vigilia della presentazione del piano pastorale, che accompagnerà il cammino della Chiesa cubana fino al 2020, incontriamo mons. Dionisio García Ibañez, arcivescovo di Santiago de Cuba e presidente della Conferenza dei vescovi cattolici di Cuba.

Vescovi - Piano pastorale: sulla via di Emmaus

G. Zucchi
Che non lasci tranquilli, che inizi a inquietare la vita di tutti. A nome dell’intero episcopato, è questo l’auspicio espresso da mons. Juan de Dios Hérnandez Ruiz, vescovo ausiliare de L’Avana e segretario generale della Conferenza dei vescovi cattolici di Cuba, nelle pagine di presentazione di Sulla via di Emmaus, il quarto piano pastorale della Chiesa cubana. Inquietudine come zelo pastorale, beninteso, di fronte alla chiamata e alla missione ricevuta: si tratta di un programma di largo respiro, che impegnerà i cattolici per sei anni, fino alla fine del 2020, ed è l’esito del percorso triennale che ha accompagnato le celebrazioni dei 400 anni dal ritrovamento della Vergine della Carità e della sua presenza in terra cubana.

El Salvador - Università del Centroamerica: con il "popolo crocifisso"

25 anni dall'assassinio di Ellacuria e compagni

M. Bernardoni
Nel corso di una sanguinosa guerra civile, che mieterà tra il 1980 e il 1992 oltre 75.000 vittime (insieme a migliaia di persone «scomparse»), il 16 novembre 1989, nelle prime ore del mattino, sei sacerdoti gesuiti dell’Università del Centroamerica (UCA) di San Salvador, la loro governante e la figlia quindicenne furono assassinati in modo efferato da un commando penetrato nella sede dell’Università con l’ordine di uccidere senza lasciare testimoni. I nomi dei «martiri gesuiti», come vengono ricordati da tanti nel Salvador, sono scolpiti nella memoria e su una lapide posta nel luogo dove trovarono la morte: il rettore Ignácio Ellacuría, il sociologo Segundo Montes, lo psicologo Martín Baró, i teologi Amando López, Juan Ramón Moreno e Joaquín López y López; insieme a loro la signora Julia Elba Ramos e sua figlia Celina.

Lampedusa; KEK - clima; Evangelici italiani - Sinodo sulla famiglia; Anglicani e ortodossi orientali; Koch - Giubileo della Riforma 2017; Francesco - Vecchiocattolici; Italia - Battisti

D. Sala
Ottobre Lampedusa – Commemorazione interreligiosa ed ecumenica. A un anno dalla strage di Lampedusa del 3 ottobre 2013, quando a pochi metri dalle coste dell’isola morirono 366 profughi dall’Africa centrale e settentrionale, si tiene davanti al santuario di Porto Salvo il 2 ottobre un incontro interreligioso, «Memoria tra mare e cielo», su iniziativa del progetto Mediterranean Hope della Federazione...

Nunzi e concistoro sul Medio Oriente; Sinodo sulla famiglia; Messaggio e Relatio Synodi; Parresia e umiltà; Anno sinodale; Paolo VI beato; "Dicono che il papa è comunista"; Benedetto in clausura; Ebola

L. Accattoli
OTTOBRENunzi e concistoro sul Medio Oriente. La presenza dei cristiani in Medio Oriente è il titolo di una riunione che si tiene con la partecipazione del papa il 2-4 ottobre, presenti i rappresentanti pontifici nei paesi interessati, i responsabili di curia che hanno competenza sulla regione, gli osservatori alle Nazioni Unite e il nunzio presso l’Unione Europea. Il 20 ottobre, approfittando della...

Partecipazione critica

Sudafrica, Chiese e democrazia dopo l'apartheid

D. Maggiore
Il Sudafrica, modello di una rinascita possibile nel disastrato continente africano: che cos’è oggi, con vent’anni di democrazia sulle spalle e a un anno dalla morte, il 5 dicembre 2013, del «padre della “nazione arcobaleno”» Nelson Mandela? Quale posizione occupano, nella fotografia del Sudafrica di oggi, le Chiese, che ebbero un ruolo chiave non solo nella lotta contro l’apartheid, ma anche nella ricostruzione e nel processo di riconciliazione, e che lungo questo ventennio non hanno mai dismesso, ma anzi ancor più strutturato, l’impegno politico e sociale? Il nostro reportage percorre a un tempo le strade del paese, visitando i luoghi e i protagonisti chiave dell’impegno sociale e politico delle Chiese, e gli snodi storici che hanno portato quelle stesse Chiese da una posizione di lotta all’apartheid accanto all’African national congress all’attuale «cooperazione critica» in nome della fedeltà alla visione evangelica dell’uomo e della società.

Sudafrica - Demografia: dominano le Chiese indipendenti

D. Maggiore
L'appartenenza religiosa dei sudafricani è difficile da inquadrare numericamente: quanto ai dati ufficiali, l’ultimo censimento a contenere una specifica domanda sul tema è stato quello del 2001. Secondo quei numeri la più grande tra le varie denominazioni che si rifanno al cristianesimo era la Zion Christian Church (ZCC), d’ispirazione pentecostale, fondata da Engenas Legkanyane nel 1910, a cui si dichiarava appartenente l’11,1% dei sudafricani. La Chiesa cattolica si attestava al 7,1%, quella anglicana al 3,8% e quella riformata olandese al 6,7%.

Dalla Bibbia alla vita. In tempo di crisi

P. Stefani
«Per non essere assillati dai soldi non occorre essere ricchi, ma non se ne debbono avere neppure troppo pochi. In quest’ultimo caso il pensiero torna spesso a loro. Non lo dico perché sfilando davanti alle vetrine vedo tante cose che non posso permettermi. I miei desideri sono, da sempre, contenuti. Mi sono accontentato di poco sul fronte degli oggetti e di tanto su quello delle esperienze più belle della vita che per me erano, alla lettera, impagabili. Vale a dire sottratte alla sfera di quanto si può comprare o vendere. Ma adesso che i soldi scarseggiano penso sempre a loro». Simone Coronati era una persona riservata, di solito parlava poco di sé. Tuttavia, negli ultimi mesi, qualcosa era cambiato. La crisi aveva colpito anche lui.

Il fidanzamento cristiano

V. Vigorelli
Il fidanzamento cristianoCaro direttore,nell’itinerario del cristiano, chiamato alla perfezione per la via della spiritualità matrimoniale e familiare, il fidanzamento ha un’importanza sicuramente superiore all’attenzione che vi si offre nell’accompagnamento spirituale dei giovani; nonostante che il sacramento del matrimonio, cui esso prepara, sia la vocazione comune del cristiano. Chiamati alla santità,...

Scola, l'eucaristia, i divorziati

S. Bert
Il fidanzamento cristianoCaro direttore,nell’itinerario del cristiano, chiamato alla perfezione per la via della spiritualità matrimoniale e familiare, il fidanzamento ha un’importanza sicuramente superiore all’attenzione che vi si offre nell’accompagnamento spirituale dei giovani; nonostante che il sacramento del matrimonio, cui esso prepara, sia la vocazione comune del cristiano. Chiamati alla santità,...

Un ricordo di don Gallo

A. Tesauro
Il fidanzamento cristianoCaro direttore,nell’itinerario del cristiano, chiamato alla perfezione per la via della spiritualità matrimoniale e familiare, il fidanzamento ha un’importanza sicuramente superiore all’attenzione che vi si offre nell’accompagnamento spirituale dei giovani; nonostante che il sacramento del matrimonio, cui esso prepara, sia la vocazione comune del cristiano. Chiamati alla santità,...

Che prende Bergoglio da Montini? Due parole d'ordine e il testimone delle riforme

L. Accattoli
Con Bergoglio si torna a Montini? È una domanda a primo suono sorprendente che mi è stata posta in più occasioni intorno alla beatificazione di Paolo VI (19 ottobre) e alla quale – per approssimazioni successive – sono arrivato a dare questa risposta: Francesco non torna a Montini ma a lui si richiama per un paio di temi centrali della propria predicazione e per le riforme. Dirò meglio: per l’idea che sia tornato il tempo delle riforme.