La giustizia frutto della pace
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La Chiesa cattolica negli Stati Uniti sta tentando di fare opposizione all’amministrazione Trump sui temi sociali, con azioni che denotano tuttavia divisioni interne all’episcopato e un effetto in generale poco visibile. Il 26 giugno la Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti (USCCB) in una Lettera al Congresso sulla riconciliazione del bilancio ha espresso una valutazione sfumata della legge di bilancio denominata dal presidente Donald Trump One big beautiful bill (Una grande bellissima legge), in quanto contiene disposizioni di ampia portata sulla tutela della vita ma anche tagli drastici all’assistenza sanitaria e sociale e un approccio non condivisibile alla gestione dell’immigrazione.
Lo stesso giorno, 20 tra cardinali e vescovi si sono uniti a una protesta interreligiosa contro il progetto di legge fiscale e di spesa del presidente Trump, firmando una Lettera dei leader religiosi nazionali ai senatori USA sul disegno di legge di bilancio HR1, che elenca le prevedibili conseguenze dei tagli ai servizi sociali e sanitari. Il testo inviato ai senatori del Congresso degli Stati Uniti afferma che l’approvazione della legge sarebbe un «fallimento morale per l’intera società americana». Tra i firmatari figurano i card. Robert McElroy (Washington) e Joseph Tobin (Newark), gli arcivescovi John Wester (Santa Fe) e Paul Etienne (Seattle), nonché rappresentanti protestanti, ebrei e islamici. Il One big beautiful bill act è stato approvato dal Congresso, e firmato dal presidente Trump il 4 luglio.
Dopo l’elezione del cattolico liberal Joe Biden alla Casa Bianca nel novembre 2020, una delle prime iniziative da parte di un gruppo di vescovi della Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti (USCCB) è stata quella di trattare il problema della partecipazione alla comunione eucaristica da parte del presidente e della «confusione» che il ruolo di Biden avrebbe creato nei cattolici circa il vero insegnamento della Chiesa (cf. Regno-att. 6,2021,183), e formulare una linea di condotta (policy) nazionale sull’ammissione alla comunione di politici cattolici a favore delle leggi che permettono aborto, eutanasia o altri mali morali. Con una lettera datata 7 maggio al presidente della USCCB José Gomez, il prefetto della Congregazione per la dottrina della fede, il card. Luis F. Ladaria, chiede ai vescovi di dare la priorità alla conservazione dell’unità tra loro nel discutere i temi riguardanti la vita. E nota che «sarebbe fuorviante» se una dichiarazione sull’indegnità di alcuni cattolici a ricevere la comunione «dovesse dare l’impressione che solo l’aborto e l’eutanasia costituiscono l’unico tema grave dell’insegnamento morale e sociale cattolico che domanda il massimo livello di responsabilità da parte dei cattolici».
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