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Documenti, 21/2017, 05/12/2017, pag. 669

Generare, educare, accompagnare alla vita in Cristo

Lettera pastorale di mons. Mariano Crociata, vescovo di Latina, per il 2017-2018

Mons. Mariano Crociata

S’intitola Una Chiesa che cresce: generare, educare, accompagnare alla vita in Cristo la nuova lettera pastorale di mons. Mariano Crociata, vescovo di Latina - Terracina - Sezze - Priverno per l’anno 2017-2018. In continuità con gli anni precedenti, il documento si concentra su due dimensioni costitutive dell’essere Chiesa: da un lato l’ascolto, dall’altro l’attività pastorale ordinaria. «In questi anni l’impegno si è concentrato sull’ascolto: con esso la fede ha inizio, e poi cresce e matura», scrive il presule nell’introduzione, per poi aggiungere che «in conformità alle indicazioni del primo Sinodo diocesano, in questi anni abbiamo cercato di rivedere gli aspetti costitutivi dell’azione pastorale della nostra Chiesa, rinnovando sia gli organismi di partecipazione sia gli itinerari che preparano a celebrare e vivere i sacramenti dell’iniziazione cristiana». Ed è proprio sul tema dell’iniziazione cristiana che si concentra la lettera, analizzando il processo attuale d’introduzione alla fede dei ragazzi, focalizzando la riscoperta del catecumenato di questi ultimi anni, ponendosi quindi alla ricerca di un percorso catechetico rivolto ai giovani, che chiami in causa la responsabilità di tutta la comunità nel generare ed educare alla fede i suoi membri.

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Documenti, 2024-5

«Insegnaci a pregare!»

Lettera pastorale 2023-2024 del
vescovo di Latina

Mons. Mariano Crociata

«Se c’è… un equivoco in cui incorre facilmente chi si incontra con il discorso spirituale – equivoco contro il quale ci siamo chiaramente espressi –, esso è quello di confonderlo con qualcosa di incorporeo, di etereo, di astratto dalla realtà viva dell’esistenza delle persone e delle comunità. È questo l’errore in cui cadono non poche forme di “spiritualità”, oggi come in passato; ma la spiritualità cristiana ha questo di peculiare, che ha un carattere tremendamente concreto, anzi corporeo, carnale; per un cristiano una spiritualità senza corpo è inautentica, falsa. È questa, quantomeno, una delle implicazioni della nostra fede nell’incarnazione del Verbo». Il 28 settembre a Latina si è tenuta l’assemblea diocesana di inizio anno pastorale 2023-2024. Il tema guida era «Insegnaci a pregare» (Lc 11,1), che colloca la diocesi nel solco dell’Anno della preghiera indetto da papa Francesco per il 2024 in preparazione del giubileo del 2025. Tutti i presenti, divisi in gruppi di lavoro, hanno avviato un dialogo per confrontarsi sul tema della preghiera, e dare ciascuno il proprio contributo personale sulle domande: come possiamo tornare a chiedere al Signore di insegnarci a pregare? Concretamente, cosa suggerisci per migliorare la vita spirituale, personale e comunitaria? La lettera pastorale poi scritta dal vescovo mons. Mariano Crociata e pubblicata il 14 febbraio ha preso ispirazione dalla richiesta di prolungare l’attenzione rivolta alla spiritualità, emersa durante lo scorso anno pastorale, e dalle riflessioni condivise dell’assemblea diocesana. 

Documenti, 2022-21

Desiderio di spiritualità

Lettera pastorale di mons. Mariano Crociata, vescovo di Latina - Sezze - Priverno

Alla presentazione della lettera pastorale 2022-2023 intitolata «Per la vita del Signore… alla cui presenza io sto» (1Re 17,1; 18,15). Desiderio di spiritualità nel corso dell’assemblea diocesana, il 29 settembre, il vescovo mons. Mariano Crociata, in collegamento video poiché positivo al COVID, ha esposto le ragioni della scelta di questo tema: denunciare le difficoltà della comunità nel ritrovare una spiritualità sincera e appassionata, a fronte dell’affanno con cui spesso conduciamo le nostre vite. 

Il testo individua come figura esemplare il profeta Elia, vissuto nell’XI secolo a.C., quando i governanti di Israele si abbandonavano a pratiche idolatriche e aberranti. Elia, il cui nome significa «YHWH è Dio», conosce anche scoraggiamento e fallimento, e tuttavia riesce a riemergere, poiché guidato dalla parola di Dio.

Oggi la pandemia e la guerra in Ucraina generano facilmente sentimenti di rassegnazione e scarsa fiducia, procurando «un velo di torpore e di appannamento sulle nostre coscienze». L’urgenza di tornare «alle origini» è insita nel fine stesso dell’agire ecclesiale, ossia l’incontro con Cristo, e perciò la lettera pastorale, analizzando in cinque sezioni le fasi del cammino di riavvicinamento a Dio, sprona il fedele ad ascoltare il bisogno di spiritualità, che non è solo comunione con lui, ma anche recupero del senso di ciò che siamo e facciamo.

 

Documenti, 2022-17

Una pastorale per le aree interne

Mons. Mariano Crociata, vescovo di Latina

«La presenza cattolica si risveglierà a una più viva e numerosa partecipazione quando avrà maturato anche la coscienza della propria responsabilità non solo ecclesiale, ma anche sociale e civile… Del resto l’irrilevanza morale e pubblica è solo lo specchio in cui si riflette l’insignificanza religiosa e culturale, e quindi anche spirituale ed ecclesiale. Queste cose stanno o cadono insieme. Per questo bisogna interrogarsi sulle severe esigenze del nostro essere Chiesa». Nel suo intervento all’Incontro dei vescovi delle aree interne (Benevento, 30-31.8.2022), dal titolo «Una pastorale per le aree interne: spunti di riflessione», il vescovo di Latina mons. Mariano Crociata ha affrontato la questione della pastorale delle aree più spopolate e svantaggiate del paese collocandola nel contesto della diffusa «fatica» a tutti i livelli della vita della Chiesa, e analizzandone le cause.

L’Incontro di Benevento si colloca all’interno di un cammino avviato dall’episcopato italiano nel maggio 2019 in costante dialogo con le istituzioni, per focalizzare il contributo che le comunità ecclesiali possono offrire al progetto di rilancio delle aree svantaggiate del paese, che il Governo italiano sta portando avanti con i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).