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Libri del mese

Libri del mese

Il dramma, lo stupore. Il sentimento della bellezza in Rouault

E. Pontiggia
Davanti ai quadri e alle tavole di Georges Rouault, uno dei maestri dell’espressionismo europeo, siamo spinti a chiederci, se non che cosa sia la bellezza (questione troppo ardua per questa sede e, soprattutto, per le nostre forze), almeno che cosa sia la bellezza nella sua pittura. Già intorno al 1902, infatti, il pittore di Belleville, con qualche anticipo sull’esperienza della Brücke e degli stessi fauves ai quali sarà accostato, dipinge una serie di opere, come Ragazza del circo, che esplorano il brutto e l’osceno. All’equazione tra arte e bellezza sostituisce quella fra arte e verità, cioè fra arte e dramma, e a questa nuova poetica si mantiene fedele per almeno un decennio.

Scuola senza primati. La scuola italiana e la trasmissione del senso del sapere

A. Deoriti
Assecondiamo per un momento l’espressione «sfida educativa» di cui si fa gran parlare di questi tempi, assieme al-l’altra analoga di «emergenza educativa». Entrambe occupano, e occuperanno, una posizione di risalto nel discorso che la Chiesa italiana rivolge al proprio interno e al paese, accreditandosi di fatto, in non piccola parte dell’opinione pubblica, come una delle poche agenzie educative che merita fiducia: a prescindere dall’adesione confessionale, e malgrado la riserva mentale e pratica con cui si accolgono altri aspetti della sua proposta.

Pio XI. La Chiesa cattolica e le legislazioni antiebraiche

P. Stefani
L'atteggiamento assunto nel corso degli anni Trenta da Pio XI nei confronti delle legislazioni antiebraiche nazista e fascista si conferma, specie dopo l’apertura dell’Archivio segreto vaticano relativo al suo pontificato (2006), un tema decisivo in relazione non solo a quanto è stato, ma anche a quanto avrebbe potuto essere. Al di là del piatto uso proverbiale, in base al quale la storia non si fa con i «se» e con i «ma», una concezione storiografica degna di questo nome è, infatti, chiamata a valutare anche alcune possibilità che non si sono dischiuse, specie se esse erano prossime a farlo.

Pio XI - Il documento del 1938: «Noi siamo spiritualmente semiti»

Pio XI
Abbiamo voluto riprodurre, in una nostra traduzione dal francese, quello che è ritenuto un testo fondamentale (e oramai difficilmente reperibile) nella ricostruzione del dibattito sull’antisemitismo cattolico.

Teologia e architettura. La Chiesa e le sue chiese

A. Baldassari
L’unico modo di rappresentare l’irrappresentabile è forse realizzare semplicemente qualcosa atto a contenerlo? È un quesito che mi sono portato dietro durante tutta la lettura del libro di Severino Dianich, La Chiesa e le sue chiese. Teologia e architettura (San Paolo, Cinisello Balsamo [MI] 2009, € 37,00) e al quale non sono certo di essere riuscito a dare una risposta. Certo, il libro di Dianich è irto, direi – almeno per un architetto, quale io sono – di stimoli, di domande e, perché no, anche di provocazioni. Architetti, committenti e opere Come ho già avuto modo di dire, e come tutti sanno, gli architetti, più che leggere i libri, guardano le figure e si può ben capire come un libro come questo, in cui la prima figura arriva, sostanzialmente, a pagina 45, costituisca una sfida di non poco momento.

L'insegnamento della religione. Un'indagine a livello europeo

F. Pajer
I dati dell’ultima ricerca sull’insegnamento della religione nei sistemi europei – avviata nel 2005 e conclusasi a fine 2007 – sono ora a disposizione del lettore italiano. Il volume raccoglie i rapporti nazionali di quasi tutti i paesi membri dell’Unione Europea (mancano però all’appello Cipro e Malta, mentre Islanda, Grecia, Lussemburgo, Olanda e Slovenia hanno solo una scarna scheda segnaletica; e della Francia si ha unicamente il rapporto regionale dell’Alsazia-Mosella). Curiosamente assente anche la Svizzera, pur presente con due delegati nell’équipe organizzativa. In compenso godono di un rapporto più o meno completo alcuni altri stati – non membri dell’Unione Europea bensì del Consiglio d’Europa – come Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Norvegia, Serbia e Ucraina.

Di fragilità parola umana. Dai diari della malattia la ricerca del senso della vita

M.E. Gandolfi
La nostra vita ha avuto una svolta radicale»: quella che a un primo sguardo potrebbe sembrare una constatazione persino banale attraversa con sempre maggior frequenza le nostre vite quando una malattia più seria delle altre prende dimora nella nostra esistenza. «Quando la malattia, la prova si abbatte su una famiglia, quando colpisce una coppia, quando sconvolge dei familiari, il problema all’inizio non è quello di stare vicini, ma di vivere. Ciò di cui si ha bisogno è che la vita continui. E vivere è stare gli uni con gli altri. Succede che non lo si sappia più proprio nel momento in cui se ne ha più la necessità. Si è sprovveduti, vulnerabili», scrive Nicolle Carré in una retrospettiva a due mani con il marito Olivier che ripercorre i pensieri, le paure e le crisi che la malattia, il dolore e le cure mediche hanno portato nella vita familiare.

Volto quasi umano... Annotazioni teologiche intorno alla poesia di Paolo Valesio

M. Neri
E' da una stagione non breve che il poetare di Paolo Valesio si dipana lungo armoniche che fanno risuonare la dimensione spirituale della parola, l’accolgono, la problematizzano, la espongono senza vergogna anche nella sua nudità e miseria che rimbalza immediatamente lungo profili di altezze inaspettate facendone balenare una qualità che sembrerebbe eccedere l’angustia del suo corpo. Nelle articolazioni del verbum si trova ospitata, come nella sua stessa casa, la vicenda dell’uomo: troppo umana per trovare un punto di equilibrio, sempre divagante al di sopra o al di sotto di quella misura idealisticamente astratta che vorrebbe racchiudere l’umano perfettamente in sé – dimenticando la sua fondamentale instabilità: a volte nella forma del divino, a volte nella forma del demoniaco, a volte nella bellezza della qualità spirituale, a volte nell’arcaico di un’animalità mai vinta una volta per tutte. È negli interstizi di questa regione che si vanno a inserire le composizioni poetiche dell’ultimo volume di Paolo Valesio: Il volto quasi umano. Poesie-dardi 2003-2005, pubblicato nel maggio di quest’anno (Lombar Key, Bologna 2009, pp. 263, € 18,00).

Libera e presente. La Chiesa nella società secolarizzata

G. Giudici
Nel suo ultimo volume Libera e presente. La Chiesa nella società secolarizzata il vescovo di Angoulême, mons. Dagens, apre un discorso lineare, concreto e molto stimolante sulla vita della Chiesa in Francia. Il lettore potrebbe pensare che tale riflessione riguardi quella Chiesa, riferendosi dunque a un preciso contesto di condizioni civili, culturali, ecclesiali che non riguardano il contesto italiano. Il testo che abbiamo davanti, invece, è adatto a suscitare anche nella Chiesa italiana una riflessione e, se possibile, un dibattito. Infatti il lettore, pur vivendo in condizioni ecclesiali proprie e per molti versi non paragonabili a quelle della Chiesa francese, si trova tuttavia di fronte a un libro significativo e utile per i pastori e per quanti sono impegnati nella vita delle comunità cristiane.

Trepida fede nell'umanità. Considerazioni a partire dall’autobiografia di Arrigo Levi

P. Stefani
Levi non pensò fin dall’infanzia di diventare giornalista; egli s’immaginava piuttosto, come era tipico dei membri della sua famiglia, d’essere avvocato a Modena. Né poteva prevedere che le ricadute personali della «grande storia» novecentesca avrebbero condotto prima la sua famiglia in Argentina e in seguito lui a prendere parte alla guerra d’indipendenza d’Israele e a soggiornare a lungo, negli anni Cinquanta, a Londra. Tanto meno avrebbe potuto prevedere che si sarebbe identificato, sia pure in modo diverso, con ognuno di questi ambiti. Quella del giornalismo fu, per così dire, una vocazione imposta dalle circostanze, il che rappresenta sempre un sigillo d’autenticità.