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Moralia Blog

Elena Pulcini: un ricordo e un omaggio

Ai tanti volti di amici che il COVID ci sta portando via, anche in questi giorni, si è aggiunto purtroppo quello di Elena Pulcini (L’Aquila 1950-Firenze 2021), lucido prezioso riferimento per la riflessione morale italiana. Percorsi di ricerca tra Parigi e Firenze, dove è stata per molti anni docente di Filosofia sociale e appassionata animatrice di incontri e seminari; una rete internazionale di relazioni e di contatti; un’attenzione ecologica che l’ha portata a presentarsi in politica con i Verdi: sono solo alcuni elementi del profilo di una raffinata ricercatrice, che ha esplorato con attenzione le potenzialità di un pensiero etico-politico nella modernità.

La sua riflessione sulle emozioni e sul loro potente ruolo in ordine all’agire morale offre, infatti, un riferimento importante per comprendere le metamorfosi del soggetto morale: il suo Individuo senza passioni. Individualismo moderno e perdita del legame sociale, del 2001, è divenuto ormai quasi un classico.

L’attenzione per la cura l’ha poi portata ad attraversare campi di forte rilevanza morale, dall’etica sociale a quella ambientale (impossibile non ricordare il suo La cura del mondo. Paura e responsabilità nell’era globale, del 2009).

La cura e la giustizia

Di particolare interesse l’ultimo recentissimo testo, che ella stava ancora discutendo con passione e presentando un mese fa in seminari e incontri on-line: Tra cura e giustizia. le passioni come risorsa sociale (2020).

In esso Pulcini pone a confronto l’etica della cura con quella della giustizia, non secondo lo stereotipo della facile contrapposizione, ma al contrario per ricercare le possibilità di interazione feconda e di integrazione tra i due approcci, certo diversi ma non per questo meno necessari a un pensiero sociale della tarda modernità.

Impressionante, come sempre, la documentazione, a testimoniare la varietà di fonti cui si alimentava la sua raffinata capacità di leggere in profondità le linee di faglia di un campo di riflessione complesso e articolato.

Elena Pulcini non era legata al mondo ecclesiale, ma in numerose occasioni era stata una preziosa interlocutrice in incontri e dibattiti di taglio teologico-morale, nella Fondazione Lanza, così come in percorsi legati all’Ufficio nazionale per i problemi sociali e il lavoro in cui anche l’ATISM è stata presente: si era creato un solido rapporto di consonanza e di stima.

Più volte con lei mi sono trovato, in particolare, a commentare con piacere l’enciclica Laudato si’ e il forte impulso che essa ha dato alla pratica e alla riflessione sulla cura del mondo, di quella terra che adesso l’accoglierà nella pace.

 

Simone Morandini è coordinatore del progetto «Etica, teologia, filosofia» della Fondazione Lanza e insegna all’Istituto di studi ecumenici San Bernardino di Venezia; è coordinatore del blog Moralia.

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