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Moralia Blog

Invito al viaggio: dentro all’humanum

Qualche anno fa Franco Battiato e Manilio Sgalambro trasposero in musica una nota poesia di Charles Baudelaire, Invitation au voyage. Il testo in italiano esordisce con: «Ti invito al viaggio, in quel paese che ti somiglia tanto…».

Anche noi dell’Associazione teologica italiana per lo studio della morale (ATISM) «invitiamo a un viaggio che ci somiglia tanto», meno musicale, meno poetico, forse, ma non per questo meno affascinante.

È il IX Seminario nazionale, che quest’anno si svolgerà nella splendida cornice di Perugia dal 1° al 4 luglio, e avrà come obiettivo quello di riflettere su «Humanum: specie e specificità. Dialogo tra prospettive scientifiche e teologia morale».

Pur alternando visite alla città e dintorni, godendo di momenti di convivialità, avremo modo di lavorare in 4 sessioni: ogni sessione sarà introdotta da uno studioso, esperto di un determinato sapere, e da un nostro socio. Seguiranno dei lavori in piccoli gruppi, per poi provare a tirare delle somme in assemblea.

Il programma delle giornate

Ecco i tavoli di lavoro, che si snoderanno nell’arco dei 4 giorni:

    1. «Scienze sperimentali in prospettiva epistemologica»

Alessandro Giuliani, Università di Roma Tre

Carlo Casalone, Pontificia università gregoriana: «Etica ed epistemologia scientifica».

 

    2. «Specie e specificità umana: la prospettiva della biologia evoluzionistica»

Alessandro Minelli, Università di Padova  

Simone Morandini, Istituto studi ecumenici San Bernardino, Venezia: «Etica ed evoluzionismo».

 

    3. «Specie e specificità umana: la prospettiva delle neuroscienze»

Andrea Lavazza, Centro universitario internazionale, Arezzo  

Salvino Leone, Facoltà teologica di Palermo: «Etica e neuroscienze».

 

    4. «Specie umana e specificità umana: la prospettiva della neurolinguistica»

Andrea Moro, Scuola universitaria superiore (IUSS) di Pavia  

René Micallef, Pontificia università gregoriana: «Etica e neurolinguistica».

Per maggiori informazioni è possibile consultare il sito dell’ATISM, scrivere un commento sotto questo post o contattare il segretario nazionale, don Salvatore Cipressa. salvatorecipressa@gmail.com. Intanto, per stuzzicare la vostra curiosità, vi lasciamo alla lettura della presentazione che troverete anche sui dépliant e sui manifesti. Vi aspettiamo a Perugia!

 

L’emergenza della compiuta umanità con l’atto creativo divino e il suo compimento escatologico nella prospettiva cristologica ha propiziato una ricca riflessione nella teologia cristiana sulle qualità caratterizzanti la «specie» umana. L’assimilazione e il massivo impiego della categoria di «legge naturale» ha costituto il paradigma attraverso cui presidiare la «specificità» umana e, insieme, tracciare il quadro normativo di riferimento per la regolazione dell’agire in accordo a tale «natura». Lo sviluppo del pensiero scientifico, in un primo momento, non ha mutato tale orizzonte: il sapere della fede, esteso all’ambito cosmologico e antropologico, postulava la certezza delle regole morali, ricondotte all’autorità divina. La scienza e il suo metodo conoscitivo, in questa fase (secoli XVII-XVIII), tende a essere compresa dal cristianesimo come disgregante le certezze sull’origine e il compimento dell’umanità, nonché l’incontrovertibilità delle regole morali, rappresentando un riferente problematico da decostruire in chiave apologetica. L’evoluzione delle scienze biologiche, fisiche e psico-sociali nei secoli XIX e XX, ha registrato tra i cultori dell’etica cristiana un approccio non pregiudiziale al sapere scientifico, ritenuto imprescindibile per una chiarificazione meno ingenua della «specificità» umana, declinata anche in riferimento alla qualità morale delle azioni personali, intersoggettive e sociali. Scopo del seminario è di approcciare alcuni percorsi di frontiera della scienza contemporanea di sicuro interesse da parte del teologo (filosofo) morale per una migliore comprensione del soggetto. Un percorso oggi imprescindibile in vista di una teoria della normatività più critica, anche in merito ai paventati rischi del «post» e «trans-umanesimo».

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