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Moralia Blog

Laudato si’ in cammino

Il 24 maggio 2020 si è aperto l’«Anno speciale Laudato si’», indetto da papa Francesco a cinque anni dalla pubblicazione dell’enciclica, e solo una settimana dopo esce per la Libreria editrice vaticana un importante e-book del Tavolo interdicasteriale della Santa Sede sull’ecologia integrale dal titolo In cammino per la cura della casa comune. A cinque anni dalla Laudato si’.

Pubblicato nel giorno di Pentecoste, proprio come – nel 2015 – la stessa enciclica, esso testimonia dell’importanza attribuita a essa da Francesco. Se, però, la Laudato si’ offriva soprattutto un orizzonte di senso per la cura della casa comune, questo volume ha una finalità pratica e operativa: l’attuazione in diversi ambiti dell’ecologia integrale, nella sue dimensioni ambientale, economica, socio-culturale, umana.

Tra l’altro – nota l’Introduzione – tale visione, tutta centrata sulla relazionalità, ha mostrato tutta la sua attualità in quest’anno, segnato dalla pandemia di COVID-19. Abbiamo avvertito più acutamente la fragilità condivisa, l’interconnessione globale, il legame alla terra; abbiamo capito che far fronte alla crisi, ascoltando il grido dei poveri e quello della terra (Laudato si’, n. 49), esige la conversione ecologica. Occorre cioè un profondo cambiamento di rotta per contrastare la cultura dello scarto cui si deve tanta parte della devastazione socio-ambientale che sperimentiamo.

Come agire? In quali ambiti?  Il volume offre alcune indicazioni, segnalando alcune buone pratiche già attivate e disegnando al contempo linee d’azione da esplorare in modo più ampio. Non dunque materiali per specialisti di ecologia, ma al contrario per singoli credenti, parrocchie, diocesi e conferenze episcopali, ordini religiosi e organizzazioni. La responsabilità della cura della casa comune è parte integrante dell’essere credente e domanda un rinnovamento che interessa sia le parole che le pratiche.

Articolare la sfida

Parole e pratiche: a queste due macro-aree sono dedicati i due capitoli principali del libro, ognuno a sua volta articolato su dodici temi. In ognuno di essi, poi, la stessa struttura: una sezione di «Introduzione e contestualizzazione», alcuni «Testi essenziali di riferimento» e alcune «Buone prassi», per concludere con l’indicazione di «Alcune piste d’azione».

Ecco, dunque che il capitolo I, Educazione e conversione ecologica raccoglie: Ecologia integrale e conversione spirituale; La vita umana; La famiglia e i giovani in difesa della casa comune; Scuola dell’infanzia e primaria; Scuola secondaria; Università; Educazione permanente; Educazione informale e cultura dell’incontro; Catechesi; Dialogo ecumenico; Dialogo interreligioso; Comunicazione. Il II Ecologia integrale e sviluppo umano integrale tocca invece: Alimentazione; Acqua; Energia; Ecosistemi, desertificazione, deforestazione, uso della terra; Mari e oceani; Economia circolare; Lavoro; Finanza; Urbanizzazione; Istituzioni, giustizia e amministrazione pubblica; Salute; Clima: sfide, responsabilità e opportunità. A tali materiali si aggiunge poi una breve sezione conclusiva che documenta L’impegno dello Stato della Città del Vaticano per l’ecologia integrale, evidenziando azioni e pratiche circa la raccolta dei rifiuti, la cura del verde e delle risorse idriche, l’energia.

Un nocciolo etico: responsabilità e fratellanza

Se la seconda sezione ha una valenza più direttamente operativa (ed alcune delle pratiche segnalate sono davvero di grande interesse), ci limitiamo in questa sede a segnalare solo alcuni spunti dalla prima. Un passaggio chiave per i lettori di Moralia è certo nella sezione dedicata alla Scuola secondaria, che chiama ad un’educazione al pensiero etico: «occorre cambiare prospettiva ed estendere a tutti gli ambiti della vita la responsabilità etica, per promuovere comportamenti» tesi a «preservare, riparare e/o promuovere la vita verso la sua piena realizzazione».

La sezione dedicata all’Educazione permanente sottolinea d’altra parte la rilevanza di una concreta formazione a stili di vita sostenibili. Per la Catechesi si evidenzia, d’altra parte, la varietà di riferimenti – dalla Scrittura alla liturgia - cui possono attingere percorsi di formazione alla cura del creato. Notevole l’attenzione per il tema del Dialogo (due sezioni): nella logica del Documento di Abu Dhabi sulla Fratellanza umana (4 febbraio 2019), una sfida globale esige un positivo coinvolgimento di tante realtà ecclesiali e religiose.

Ma non è testo che si possa sintetizzare: va letto, per scoprire la creatività e la fantasia di tante esperienze ispirate dalla Laudato si’ in comunità poste in diverse parti del mondo. Va letto, soprattutto, per ritrovare il senso di una responsabilità che tutti interpella, chiamando alla cura per la casa comune, nella fraternità globale.

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