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Moralia Dialoghi

Dal dilemma etico agli strumenti decisionali | Introduzione

L’introduzione più opportuna a questo «Dialoghi» di Moralia è rappresentata dal paragrafo dedicato a «Tutela della persona e scelte di sanità pubblica» presente nel documento ATISM Etica per un tempo inedito. Un manifesto, dopo COVID-19:

«La drammatica problematica della gestione delle risorse sanitarie si è imposta in questi giorni con un’urgenza senza precedenti nella storia recente del paese. Abbiamo compreso l’esigenza di bilanciare una prospettiva di cura «patient-centered» e una «group-centered»; da un dibattito talvolta frenetico è emersa l’indicazione etica di offrire a ogni paziente il massimo potenziale di cura disponibile, valutando tutte le variabili contestuali, secondo il principio di proporzionalità. Al di là dell’emergenza, andranno poi verificate argomentazioni e indicazioni normative: hanno interpretato adeguatamente la ricerca del bene possibile per il singolo? Hanno integrato l’esigenza di giustizia sociale nell’accesso alle risorse di sanità pubblica? E come valutare la forte disparità di scelte tra sistemi organizzativi regionali?»

I contributi qui ospitati sono stati presentati al webinar organizzato dall’ATISM su «Decidere in emergenza: salute e giustizia tra bene personale e bene comune» dello scorso 11 luglio, che ha inteso avviare una riflessione sugli interrogativi proposti nel Manifesto ATISM (l’intero evento si può rivedere nella registrazione).

Ciascuno dei relatori ha messo a fuoco un elemento per l’avvio dell’auspicata revisione argomentativa in merito alle decisioni cliniche (Massimo Reichlin) e alla complessa questione della giustizia sociale nella gestione della sanità, considerando le differenti modalità organizzative e gestionali della fase acuta della pandemia sia in ambito italiano (Enrico Larghero), sia nel vicino contesto tedesco ed austriaco (Martin Lintner). Il contributo proposto da Salvino Leone, vice presidente ATISM e moderatore del webinar, che apre i contributi qui ospitati, rappresenta un utile repertorio per collocare questi (e altri) problemi emersi nel quadro dello sviluppo della bioetica.

Protagonista del webinar è stato anche il filosofo Leopoldo Sandonà, il cui contributo ha ripreso e ampliato un suo testo proposto in precedenza su Moralia, con un significativo auspicio per lo sviluppo nel nostro paese dei comitati etici per la pratica clinica, da affiancare a quelli istituiti per la valutazione dei protocolli sperimentali, assai significativi per attuare, anche in situazioni emergenziali, una metodologia di decisione attenta a considerare tutti i fattori in gioco. Ancora Sandonà ha sottolineato l’importanza di una «bioetica globale» per considerare (il caso della pandemia è di rilievo) l’ampiezza planetaria delle emergenze sanitarie.

La natura sintetica dei contributi qui pubblicati è rivelatrice di un dibattito, per certi versi già sedimentato e per altri ancora da fare, sulla base degli elementi introdotti, pur in modo sintetico, nei contributi qui proposti. Un dibattito da riprendere non solo come «caso di studio», applicando tutto il rigore argomentativo necessario, ma anche ponendosi in ascolto delle esperienze e delle riflessioni maturate nei giorni duri dell’emergenza tra il personale sanitario, i pazienti e i loro familiari. Ancora una volta quanto agito si salda su quanto patito.

Da questo incrocio può scaturire una corrispettiva attenzione a delineare strumenti decisionali e istituzioni (come nel caso dei comitati etici), deputati a sostenere e chiarificare gli interrogativi etici via via emergenti.

Ancora, nella prospettiva di una bioetica globale, non si potrà più concentrare la riflessione sul pure imprescindibile bilanciamento orizzontale tra libertà individuale di autodeterminazione del paziente e dovere del medico di assicurare (e decidere con lui/lei) il bene possibile oggetto delle scelte cliniche, secondo il principio di proporzionalità, senza dare ulteriore profondità all’analisi etica in ossequio al criterio della giustizia sociale nell’equo accesso alle risorse sanitarie.

 

Pier Davide Guenzi è presidente dell’ATISM e insegna Teologia morale ed Etica sociale alla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale.

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