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Moralia Tag: bioetica

Moralia Tag: bioetica

Natura o cultura? Se la teologia morale studia il genoma

Una delle più interessanti acquisizioni della biologia evoluzionistica dello sviluppo («evo-devo») è la critica e il tentativo di superare una concezione deterministica, che attribuisce ai geni e all’evoluzione il tutto della formazione degli individui, secondo la sintesi moderna affermatasi nella seconda metà del secolo scorso. In particolare i lavori di sir Patrick Bateson (1938-2017) hanno messo in luce come lo sviluppo di un organismo non sia affatto un processo lineare, ma piuttosto «un’esplorazione di possibilità», un’articolazione...

Basta la salute?

«Quando c’è la salute…», «Basta che ci sia la salute…». Queste e altre affermazioni simili esprimono, nella loro immediatezza, un’indubbia gerarchia di valori: il valore salute viene prima di quello del benessere economico o di molti altri. Ma a sua volta la salute viene dopo valori come il benessere spirituale, e in molti casi anche psico-relazionale. Lo esprimeva con disarmante semplicità un mio anziano professore di liceo quando, chiedendogli come stesse, mi rispondeva: «Come vuoi che stia? Ci vedo poco per la cataratta,...

L’esitazione vaccinale e come superarla

La concreta possibilità di vaccinare su ampia scala la popolazione, realizzatasi di recente e in assenza di un obbligo vaccinale, ripropone il problema dell’adesione a tale prassi. Non si tratta tanto di confrontarsi con i cosiddetti «negazionisti», ma con un fenomeno diverso noto come vaccine hesitancy o esitazione vaccinale: non un rifiuto precostituito della vaccinazione, ma la manifestazione di alcune incertezze che di fatto contrastano o ritardano l’adesione a essa. Le argomentazioni sono diverse, ma vertono principalmente sui dubbi circa i tempi rapidi in...

Vaccinazione e no. Altre ipotesi

L’avvio della campagna di vaccinazione in Italia e nel mondo fa intravvedere un po’ di luce oltre l’annus horribilis che è stato il 2020, e apre nuovi scenari di riflessione etica. Non si tratta certo di abbassare il rigoroso rispetto delle regole di protezione individuale, né di ridurre il livello di controllo in tal senso. L’elevato numero di decessi legato alla seconda ondata (superiore a quello della prima!) mostra la necessità di tenere ancora alta la guardia. Il particolarissimo e devastante andamento della pandemia nella Regione Veneto, poi,...

No vax, no party. Sull’obbligatorietà del vaccino anti-COVID

Era il 14 maggio 1796. L’Europa era devastata da un’epidemia di vaiolo che mieteva migliaia di vittime all’anno. Edward Jenner, medico di Berkeley, inoculò del materiale estratto da una pustola di una donna colpita da vaiolo bovino sul braccio di un bambino di appena otto anni, James Phipps. Questo provocò nel ragazzo qualche sintomo, ma in poco tempo James guarì. Dopo qualche mese Jenner prelevò del materiale da una pustola di vaiolo umano e la inoculò nel ragazzo. Egli non ebbe alcuna reazione, né sintomi legati alla malattia. Iniziò...

Triage in Svizzera: molto rumore per nulla?

Vari media italiani hanno evocato recentemente le direttive dell’Accademia svizzera per le scienze mediche riguardanti le eventuali misure di triage, cioè di selezione di pazienti da affidare a reparti di cure intensive in caso di mancanza di posti letto, nel contesto della pandemia di coronavirus. A dire il vero esse risalgono al mese di marzo di quest’anno, quando vari paesi europei erano toccati da un primo confinamento e da una situazione particolarmente drammatica in alcuni precisi sistemi ospedalieri (nel Bergamasco per l’Italia e in Alsazia per la Francia). Durante...

Samaritanus bonus, alcune criticità

Leggendo il documento nella sua integralità, come si diceva nei post precedenti (qui e qui), emergono grande attenzione e rispetto per la persona umana nelle fasi ultime della sua esistenza. Il testo quindi non si poneva, nelle sue intenzioni, come una riproposta dei «no» già peraltro conosciuti, ma come una rilettura di essi nel più ampio conteso di tale cura integrale alla persona. Nel far questo si proponeva, al tempo stesso, alcuni intenti chiarificatori. Bisogna chiedersi (ma sarà soprattutto la sua recezione a darci una risposta definitiva) se ha...

Samaritanus bonus: al centro la cura

Nel post precedente abbiamo provato a dare uno sguardo d’insieme al documento, cercando di evidenziarne con serena valutazione i pregi e le possibili criticità. Cercando adesso di approfondirne alcuni aspetti vorrei soffermarmi su quello che in ultima analisi risulta essere l’oggetto proprio del documento, cioè gli interventi relativi alle fasi «terminali» dell’esistenza. In realtà negli intenti degli estensori la pretesa era molto più ampia, ambiziosa e del tutto condivisibile, cioè parlare della «cura delle persone nelle...

Il modello DAT di Aggiornamenti sociali: una lettura protestante

Nel panorama del protestantesimo storico europeo da almeno 50 anni si è sviluppata una riflessione approfondita sui temi del fine vita. Tre principi guida I principi teologici o antropologici su cui tale riflessione si fonda sono almeno tre: – che ogni essere umano sia portatore di una dignità fondamentale che non viene meno neppure in casi estremi di sofferenza e di perdita di capacità; – che da un punto di vista cristiano la libertà umana non sia assoluta autodeterminazione; – che la vita umana, anche nel suo aspetto biologico,...

Samaritanus bonus: uno sguardo d’insieme

In data 22 settembre 2020 è stata presentata la lettera della Congregazione per la dottrina della fede Samaritanus bonus sulla cura delle persone nelle fasi critiche e terminali della vita. Come tutti i documenti da lungo attesi, anche questo avrà certamente appagato il desiderio di quanti volevano parole chiarificatrici in merito ai cosiddetti problemi del «fine vita», e al tempo stesso deluso molti altri. Pertanto credo possa essere utile offrire una panoramica valutativa del testo, rinviando a post successivi l’approfondimento di alcune specifiche questioni che...