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Moralia Blog

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Abitare diversamente | Lo studio (da campo)

Se tutti noi nelle nostre abitazioni possediamo una porta d’ingresso, una cucina e almeno un bagno, non tutti abbiamo un locale chiamato «studio». I fortunati hanno lì uno spazio di silenzio, di riflessione, un archivio di documenti e libri… insomma: un contenitore del proprio sapere e riflettere. Spesso precluso agli altri familiari. Il locale si chiama «studio»: qualcuno ci studia, qualcuno ci lavora. Forse sarebbe più appropriato, in ambo i casi, chiamarlo «pensatoio». Però, in questo nostro abitare diversamente di questi...

Maschio e femmina alla prova delle neuroscienze

Sembra essersi placata quella che alcuni anni fa Paolo Legrenzi e Carlo Umiltà definivano «neuromania» (2009), una vera esplosione delle neuroscienze «applicate» ai vari campi del sapere, compresa la teologia. Credo che oggi stiamo vivendo una fase di «assestamento», in cui il rapporto dei vari saperi con questa «nuova» scienza è meno preoccupato di essere fagocitato da un monismo neuroscientifico. Una fase di assestamento Molte acquisizioni, tuttavia, aprono orizzonti interessanti nella comprensione della persona. Una di queste è...

Quale libertà per quale culto?

Oltre quale soglia la libertà di culto degenera nell’arbitrio di un formalismo spiritualistico? L’interrogativo è diventato d’obbligo, ai tempi del COVID-19. La risposta non è per nulla ovvia. I liturgisti ci insegnano che la forma è sostanza. Le modalità effettive con cui il rito è praticato non sono affatto indifferenti affinché si realizzi autenticamente la mediazione simbolica della realtà celebrata. Nella liturgia eucaristica ciò emerge con tutta evidenza. Per sua natura, essa non è una rappresentazione...

Abitare diversamente | La cucina

Dopo aver varcato la porta di casa e aver fatto subito tappa in bagno, eccoci riuniti in un altro ambiente della casa: la cucina. Grandi pagine e riflessioni sono state scritte circa la cucina: dai suoi simbolismi (il fuoco ad esempio), al suo essere luogo di intreccio tra natura e cultura, al significato religioso del cibo… e anche ai suoi appelli etici. Pure in queste pagine di Moralia abbiamo ricordato, in passato, alcune istanze etiche legate al cibo: dalla sua distribuzione, alla sostenibilità, al digiuno.  Ma in questo nostro percorso legato a un «abitare diversamente»...

Possiamo tollerare i monopoli digitali?

Il 1° aprile del 1976 a Cupertino, in California, venne fondata la Apple. La mission aziendale originale dettata da Steve Jobs recitava: «Apple si dedica alla crescita dell’uomo, rendendo la tecnologia informatica accessibile a tutti per cambiare il modo in cui pensiamo, lavoriamo, impariamo e comunichiamo». Sulla medesima linea si collocano tutte le big tech, le cinque grandi compagnie globali che hanno in mano ciò che è digitale. L’esistenza di tali piattaforme e grandi imprese è una questione ampia che tocca interessi enormi a partire da aspetti...

Abitare diversamente | Il bagno

Dopo aver varcato, la scorsa settimana, la porta di casa, ci addentriamo, da questa settimana, nei suoi ambienti, passando immediatamente dal luogo in cui si addensano – spesso – urgenze, più che gerarchie: il bagno. Il bagno: luogo cum-plexus Oltre a essere luogo dai grandi simbolismi arcaici (acqua, specchio...), il bagno ci richiama la complessità del mondo. No: non intendo «complesso» nel senso di «faticoso» (anche se, in questo momento in cui le case appaiono a molti sovraffollate e anche gli spazi, i «turni» in bagno possono...

Cinque parole per un tempo nuovo

Nel pericolo si trasformano la comprensione e la gerarchia dei valori, i modi e i tempi delle scelte e delle azioni, il percorso di vita del singolo e delle comunità: per questo l’etica, in una situazione di difficoltà, è sempre una sfida particolare. L’attuale crisi, determinata dalla diffusione globale di un virus letale, ha messo in discussione i rapporti internazionali, ma anche quelli locali, le istituzioni e le relazioni; sta modificando il modo di pensare allo spazio e al tempo e concetti come vita, salute e libertà. Sta anche però, misteriosamente,...

Chiesa dopo il virus: futuro plurale

I giorni dell’epidemia hanno suscitato in molti inquietudini profonde e interrogativi nuovi. Un tempo improvvisamente interrotto e sospeso, segnato da tanto dolore e dall’isolamento, ha generato pensieri, paure, ma ha anche risvegliato sogni e speranze in rapporto a quanto stiamo vivendo e nuove domande sul futuro possibile. Tale interrogazione, unita al desiderio di confronto, ha condotto un piccolo gruppo composto di storici, filosofi, catecheti, liturgisti, teologi – accomunati da impegno di studio e sensibilità ecclesiale e politica – a confrontarsi, innanzitutto...

Il corpo di Cristo che ci è rimasto: i poveri

Dopo l’epidemia di COVID-19 che cosa sarà di noi? Della fede e della speranza? Si comincia a cercare risposte, papa Francesco se lo chiede ogni giorno e chiede ai suoi collaboratori di aiutarlo a capire. La notte dell’emergenza Alcuni punti fermi: stiamo ancora vivendo il tempo dell’emergenza, trovare in questo tempo le costanti che ci permettono di vedere il futuro è un azzardo, perché l’emergenza non può diventare la norma, diversamente facciamo solo una profezia auto-avverante, e non è una buona idea. Durante la notte è quasi...

Abitare diversamente | La porta di casa

In questo periodo siamo tutti «casalinghi» nel senso più vivido del termine. #iorestoacasa è un tormentone e un invito: sanitario, giuridico ma anche etico. Tutti ci troviamo a vivere degli spazi domestici in modo differente. Luoghi quotidiani che portano in sé fatiche, ritmi, relazioni diverse dall’abituale, sia per chi vive da solo, sia per chi vive con i familiari. Questione di tempi… e di spazi Qualche giorno fa ero al telefono con un caro amico (NB: milanesissimo!) che è sbottato: «Ero padrone degli spazi e non del tempo; ora sono...